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IL CINEMA COME DIPENDENZA
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Recensioni e approfondimenti con al centro la settima arte

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THEM (ILS): L'HOME INVASION È A CASA SUA - SPECIALE BUIO

All’interno della quarta edizione di Buio — la rassegna cinematografica dedicata all’orrore in tutte le sue declinazioni, ogni lunedì al cinema Europa di Bologna — è presente una mini rassegna dal titolo TRANS EUROPE EXCESS. Continua a leggere...
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PREDATOR: BADLANDS - LA NUOVA ERA FIRMATA DAN TRACHTENBERG

Dopo alcuni rilanci falliti negli ultimi 15 anni la saga di Predator è prossima ad una svolta. Questo lo si poteva già intuire dal numero di produzioni uscite nel breve periodo che riguardano la creatura creata da Jim e John Thomas. Continua a leggere...
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ANEMONE - IL DOLCE E DIFETTOSO RITORNO DI DANIEL DAY-LEWIS

Era da Il filo nascosto (2017) che Daniel Day-Lewis non recitava in un film. Dopo il capolavoro di Paul Thomas Anderson, l’attore britannico ha annunciato (per l’ennesima volta) l’abbandono delle scene. Continua a leggere...
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SINNERS: LA MUSICA NEL TEMPO COME SIMBOLO DI AUTORAPPRESENTAZIONE - SPECIALE BUIO

È stato uno dei casi dell’anno, con un incasso complessivo di oltre 350 milioni di dollari a discapito di un budget di produzione di circa 90 milioni. Numeri che hanno fatto esultare (e rifiatare) la Warner Bros. dopo vari flop di critica e botteghino. Continua a leggere...
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THE UGLY STEPSISTER - L'ARTHOUSE TRAVESTITO DA BODY HORROR

L’esordio della regista norvegese Emilie Blichfeldt è una riscrittura della favola di Cenerentola, cambiando il punto di vista, privilegiando lo sguardo della sorellastra e travestendosi da body horror. Continua a leggere...
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DJ AHMET - CONTARE LE PECORE PER VINCERE IL TORPORE

“Ho fatto un sogno. La musica arrivava dal sottosuolo, come un terremoto”, dice una delle comari sedute sotto l’albero in lontananza. “Che Allah ce ne scampi”, ribatte un’altra. Così apre Dj Ahmet, primo lungometraggio del regista macedone Georgi M. Unkovski. Continua a leggere...
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DRACULA - L'AMORE PERDUTO: I TURBAMENTI DEL (NON) GIOVANE CONTE VLAD

Nella trasposizione del classico di Bram Stoker, Luc Besson privilegia il lato sentimentale del racconto. Il dramma interiore del romanticone Conte Vladimir viene prima della creazione di un’atmosfera. Continua a leggere...
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BRAMAYUGAM: NELL'ERA DELLA FOLLIA SI GENERANO GLI SCHIAVI - SPECIALE BUIO

Non importa se sia Occidentale o meno, la forza del folk horror è sempre la stessa: quella di creare un mito capace di raccontare parte della propria cultura, mettendo in evidenza una storia e quanto sia fondamentale tramandarla. Continua a leggere...
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SPRINGSTEEN - LIBERAMI DAL MALE: IL BOSS ATTRAVERSO L'ETERNO CONTRASTO TRA IDENTIT​À E SUCCESSO

Gioca facile Scott Cooper nel suo adattamento cinematografico dell’omonimo libro scritto da Warren Zanes, pubblicato nel 2024. Continua a leggere...
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UN SEMPLICE INCIDENTE - UN SEMPLICE GENIO DEL CINEMA

Con la vittoria della Palma d’Oro alla 78a edizione del Festival del cinema di Cannes, Jafar Panahi entra nel ristrettissimo club di chi ha totalizzato l’en plein dei più importanti premi ai maggiori festival cinematografici. Continua a leggere...
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THE OLD MAN MOVIE: DAL LIBRO DELLA LATTEAPOCALISSE - SPECIALE BUIO

Il secondo appuntamento con Buio, la rassegna di cinema horror nel centro di Bologna, ha visto protagonista un assurdo film estone in stop motion, passato qualche anno fa al ToHorror. Continua a leggere...
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EDDINGTON - I FANTASMI DELL'AMERICA CONTEMPORANEA

L’America di Ari Aster non è più solo un trauma da rielaborare. Al suo quarto film dopo Hereditary, Midsommar e Beau ha paura, il regista americano abbandona il genere che lo ha visto nascere, l’horror, ma non l’orrore della società contemporanea e di un’America divisa e insanabile. Continua a leggere...
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BLACK PHONE 2 - IL RAPACE DAL PROFONDO DELLA NOTTE

Quattro anni dopo l’uscita del primo capitolo, Scott Derrickson torna a maneggiare l’universo ideato da Joe Hill riuscendo a fare uno step successivo rispetto al film precedente. Continua a leggere...
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28 ANNI DOPO: NON C'​È CONGEDO IN GUERRA - SPECIALE BUIO

La quarta edizione della rassegna Buio di Bologna — la maggiore rassegna incentrata sul cinema horror nella capitale emiliana — si è aperta con la proiezione di 28 anni dopo, il ritorno della coppia Danny Boyle - Alex Garland sul grande schermo. Continua a leggere...
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IL PROFESSORE E IL PINGUINO - IL BECCO DELLA RESISTENZA

Dopo il successo del suo esordio Full Monty (1997) e una manciata di film passati in sordina, Peter Cattaneo torna al cinema con Il professore e il pinguino. Continua a leggere...
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THE MASTERMIND - L'HEIST MOVIE IN GIACCA E CRAVATTA

La regista indipendente Kelly Reichardt continua nella sua ricerca del ribaltamento degli stilemi e archetipi dei generi. Continua a leggere...
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PEEPING TOM - L'UOMO CON LA MACCHINA DA PRESA

Alla sua uscita nel 1960, Peeping Tom fu accolto da stroncature feroci. In pieno clima del Free Cinema inglese – che celebrava il realismo e le classi popolari – il film del grande regista inglese Michael Powell. Continua a leggere...
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SIRÂT - NUOVI SCENARI DEL REALE PER UN WESTERN PSICHEDELICO

Fin dagli albori, il deserto si presenta all'occhio del cineasta come un oggetto scenografico dal fascino ancestrale, capace di sfuggire con le sue traiettorie sconfinate e introspettive per i personaggi che si inquadrano al suo interno. Continua a leggere...
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HIM - LO STEREOTIPO DELL'HORROR CONTEMPORANEO

HIM di Justin Tipping è uno di quei film in cui qualcuno va in un posto che non conosce e si fa sottrarre senza problemi il telefono. Continua a leggere...
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TESTA O CROCE? - DECOSTRUZIONE O CLASSICISMO?

Il secondo lungometraggio di finzione della coppia Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, è il tentativo di decostruire un genere già decostruito in mille modi. Dalla parodia al post modernismo, dallo spaghetti western ai paella western. Continua a leggere...
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POMERIGGI DI SOLITUDINE - L'ESIBIZIONE DELLA MORTE

Quando Andrés è fuori dall’arena i tempi si dilatano in ogni azione che compie: vestirsi, prendere l’ascensore, viaggiare in van, ogni azione è un momento per poter ritardare la possibilità di morire o la certezza di uccidere. Continua a leggere...
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UNA BATTAGLIA DOPO L'ALTRA - IL RACCONTO DELL'AMERICA IN UN FRAME DOPO L'ALTRO

Quali sono le battaglie da affrontare nell'America contemporanea? Nel nuovo film di Paul Thomas Anderson le rivoluzioni politiche accompagnano quelle più intime, interne ai rapporti familiari e generazionali. Continua a leggere...
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LA TOMBA DELLE LUCCIOLE - L'INFANZIA BRUCIA SOTTO LE BOMBE

Tratto dal racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, il film racconta la storia di due fratelli, Seita e la piccola Setsuko, che si ritrovano soli durante i bombardamenti su Kobe nel 1945. Continua a leggere...
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LE CITT​À DI PIANURA - IL VENTO DEL NORD-EST

Prima Laura Samani (Piccolo Corpo, Un anno di scuola), adesso Francesco Sossai; a quanto pare il miglior cinema italiano si fa nel nord-est. Continua a leggere...
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KNEECAP - COLPIRE CON LE PAROLE, RESISTERE CON L'IRONIA

Kneecapping in inglese britannico significa gambizzare; in gaelico ní cheapaim, che foneticamente suona come il primo, vuol dire invece essenzialmente “non penso proprio”. Continua a leggere...
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HONEY DON'T! - IL FRATELLO DELL'EXPLOITATION

Che fosse Ethan il lato grottesco della coppia, lo si era intuito già con i primi film diretti in singolo. Nel 2021 Joel Coen ha realizzato The Tragedy of Macbeth, il suo adattamento dall’opera shakeasperiana. Continua a leggere...
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UN ANNO DI SCUOLA - UNA NUOVA MELA TRA I KIWI DEL CINEMA ITALIANO

All’82a edizione del Festival del cinema di Venezia, Laura Samani è in concorso nella sezione Orizzonti con il suo secondo lungometraggio: Un anno di scuola, liberissima trasposizione dell’omonimo racconto del 1929 di Giani Stuparich. Continua a leggere...
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LA VALLE DEI SORRISI - L'ORRORE IN ITALIA NON ​È MORTO

Se in Piove il male e l’odio erano una sostanza tossica che emergeva dal sottosuolo della terra — ma anche e soprattutto dei nostri traumi e della nostra incomunicabilità — in La Valle dei Sorrisi quel male si maschera da Angelo. Continua a leggere...
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MATERIAL LOVE - IL SECONDO FILM È SEMPRE IL PI​Ù DIFFICILE NELLA CARRIERA DI UNA REGISTA

Material Love (Materialists) — il secondo lungometraggio diretto dalla regista naturalizzata canadese — mette in mostra un altro lato di Celine Song. Continua a leggere...
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UNA SCOMODA CIRCOSTANZA - OSSESSIONI E TRAUMI, MA QUESTA VOLTA SENZA PESANTEZZA

Darren Aronofsky torna dopo The Whale (2022) — il film che ha fatto trionfare Brendan Fraser agli Oscar — a dirigere un film. Con Una scomoda circostanza il regista statunitense abbandona — almeno per 107 minuti — la consueta pesantezza. Continua a leggere...
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IL MOSTRO - IL CASO CHE RACCONTA L'ITALIA

All’82a edizione è Netflix a presentare un prodotto di punta italiano, Il Mostro diretta da Stefano Sollima, la serie sul mostro di Firenze. Continua a leggere...
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A HOUSE OF DYNAMITE - NON SE, MA QUANDO ARRIVER​À L'INCUBO COLLETTIVO

Con la sua nuova pellicola A House of Dynamite la regista statunitense è nuovamente interessata ad ‘allarmarci’ su ciò che sarà il domani, non a caso lo slogan scelto da Netflix per il film recita “non se, quando”. Continua a leggere...
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THE VOICE OF HIND RAJAB - QUANDO IL CINEMA NON PUÒ TRASCENDERE LA REALTÀ

The Voice of Hind Rajab ci racconta la tragicità di un evento che non riguarda soltanto il genocidio del popolo palestinese Continua a leggere...
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L'Étranger - NOIR, SEMPRE E COMUNQUE

Trasporre un romanzo dell’importanza de Lo straniero di Camus — inserito da Le Monde al primo posto nella classifica dei libri più belli dello scorso secolo — non era certamente un’impresa semplice. Continua a leggere...
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THE SMASHING MACHINE - L'ANIMO GENTILE DI UN FIGHTER (IM)BATTIBILE

Benny Safdie esordisce alla regia da solista al Festival del cinema di Venezia con un film che è strettamente connesso al suo lavoro precedente in coppia con il fratello Josh. Continua a leggere...
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SOTTO LE NUvOlE - GIANFRANCO ROSI AL COSPETTO DEL VESUVIO

“Il Vesuvio fabbrica tutte le nuvole del mondo.” Con questa citazione da Jean Cocteau, si apre Sotto le nuvole Continua a leggere...
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FATHER MOTHER SISTER BROTHER - UNICO E IRRIPETIBILE, COME IL SUO REGISTA

Jim Jarmusch torna dopo sei anni a dirigere un lungometraggio e decide di affidarsi alla struttura episodica, già portata in scena dal regista. Continua a leggere...
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A PIED D'ŒUVRE - IL PREZZO DELLA LIBERTÀ​

C’è il mondo del lavoro e il peso delle proprie scelte al centro di A pied d’oeuvre, il settimo film di Valérie Donzelli con cui per la prima volta approda in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Continua a leggere...
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IL MAGO DEL CREMLINO - OLIVIER ASSAYAS E IL SUO ACCOMODANTE FILM SUL POTERE

Tra i film in concorso all’82a edizione del Festival del cinema di Venezia, quello di Olivier Assayas era tra i più attesi. Continua a leggere...
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NO OTHER CHOIcE - QUANTA VIOLENZA OCCORRE PER RAGGIUNGERE LA BELLEZZA?

Quanta violenza occorre per raggiungere la bellezza? Quanta ferocia bisogna infliggere al tronco di un bonsai per piegarlo al nostro volere? Quanta fatica dobbiamo fare per ottenere quel che desideriamo? Continua a leggere...
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FRANKENSTEIN - L'ESISTENZIALISMO NELLA CREATURA DI GUILLERMO DEL TORO

Dopo aver visto Frankenstein di Guillermo del Toro non si può far altro che notare come per il regista messicano il romanzo di Mary Shelley sia un testo esistenzialista. Continua a leggere...
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AFTER THE HUNT - TRA POTERE E SCONTRI GENERAZIONALI

Dopo Challengers e Queer, entrambi sceneggiati da Justin Kuritzkes, Luca Guadagnino cambia “penna” e dirige una pellicola scritta da Nora Garrett, all’esordio come sceneggiatrice. Continua a leggere...
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BUGONIA - CREDERE NEGLI ALIENI ​È NORMALE

La Terra potrebbe essere piatta, gli alieni potrebbero esistere, le case farmaceutiche potrebbero eseguire esperimenti sugli esseri umani, le api potrebbero essere state avvelenate dalle grandi multinazionali. Continua a leggere...
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JAY KELLY - PUÒ UN ATTORE SMETTERE DI RECITARE?

Il nuovo film di Noah Baumbach — che torna in concorso a Venezia dopo l’adattamento da De Lillo con Rumore Bianco — non è un film su un attore, è un film su (e con) George Clooney. Continua a leggere...
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ORPHAN - IL DESIDERIO DI PERDERE IL PROPRIO PADRE

Il nuovo film diretto da László Nemes — presentato in concorso all’82a edizione del Festival del cinema di Venezia — è l’altro lato della stessa medaglia mostrata dal regista ungherese nel suo film più celebre. Continua a leggere...
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LA GRAZIA - NON SIAMO PIÙ QUELLI DELLA D.C.

Se Titta di Girolamo nel finale di Le conseguenze dell’amore (2004) viene cementato vivo, Mariano De Santis, il fittizio presidente della Repubblica interpretato sempre da Toni Servillo nell’ultimo film di Paolo Sorrentino. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: GUILLERMO DEL TORO, NEL FANTASTICO REGNO DEL DIVERSO

Guillermo Del Toro è probabilmente l’ultimo dei registi presenti in concorso quest’anno all’ 82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia che avrebbe bisogno di una presentazione. Continua a leggere...
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HOT MILK - LE GABBIE GENERAZIONALI NEL DESERTO DELL'ANDALUSIA

Quando Vicky Krieps entra in scena — nell’esordio di Rebecca Lenkiewicz — lo fa a cavallo, osservata dalla Sofia di Emma Mackey come se fosse un miraggio. Continua a leggere...
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DANGEROUS ANIMALS - NELLE FAUCI DELLO SPETTACOLO

In Dangerous Animals Sean Byrne analizza la fame di spettacolo e la mascolinità tossica. Per farlo sceglie un contesto in cui a comandare è l’ordine predatore e preda. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: LÁSZLÓ NEMES, LA RICERCA FAMILIARE COME METAFORA DEL CAMBIAMENTO

Nonostante solo due lungometraggi all’attivo László Nemes è sicuramente uno degli autori europei più promettenti dell’ultimo decennio. Il suo percorso nell’industria cinematografica ha inizio come assistente alla regia per piccole produzioni in Francia e in Ungheria. Continua a leggere...
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WARFARE - L'INUTILIT​À DELLA CARNE DILANIATA

Dopo aver messo in scena il punto di vista dei reporter durante una distopica guerra civile americana in Civil War, Alex Garland decide di spostare lo sguardo e con la collaborazione di Ray Mendoza — reduce di guerra — racconta le sensazioni provate da un plotone dei Navy SEAL durante un insediamento. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: FRAN​ÇOIS OZON, L'INSAZIABILE FAME DI CINEMA

L'Étranger sarà il ventiquattresimo film diretto da François Ozon. Dall’esordio con Sitcom (1998) ad oggi sono passati ventisei anni, facendo i calcoli, il regista ha una media di quasi un film all’anno. Ciò che lascia increduli è la qualità delle opere di chi una volta era considerato il nuovo enfant terrible del cinema francese e che oggi è un assoluto maestro della settima arte. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: BENNY SAFDIE, LE ODISSEE URBANE DELLA QUOTIDIANIT​À

Ritenuti internazionalmente gli enfants prodiges del nuovo cinema indipendente americano, i fratelli Safdie sono ora pronti a intraprendere due percorsi registici separati dopo più di 15 anni di collaborazione. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: NOAH BAUMBACH, TRA GIOVANI ALLA RICERCA DI SE STESSI E ADULTI INCAPACI DI RESTARE INSIEME

Quando nel 2019 Noah Baumbach ha presentato in concorso — all’76a edizione del Festival del cinema di Venezia — Storia di un matrimonio, tutti pronosticavano potesse entrare nel palmarés e aggiudicarsi un premio importante. Dal Leone d’oro — poi assegnato al Joker di Todd Phillips — al premio per la miglior sceneggiatura, il film di Baumbach era dato per sicuro vincente. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: IL FILM MUSICALE DI MONA FASTVOLD

Solo il pubblico più attento e la critica affezionata ai festival sanno che dietro le sceneggiature del giovane regista si cela la penna di Mona Fastvold, sceneggiatrice e regista norvegese. Continua a leggere...
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WEAPONS - UNA FAVOLA NERA NELL'INCUBO COMUNITARIO

Weapons introduce la fiaba nera lentamente, ricordando quanto fatto da Oz Perkins la scorsa stagione con Longlegs, giocando con le aspettative dello spettatore su che tipo di film sta guardando e sulla direzione che la pellicola prenderà. Continua a leggere...
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I REGISTI DI VENEZIA 82: OLIVIER ASSAYAS, DALLA CRITICA ALLA REGIA

Dalla critica alla regia, seguendo le orme dei giovani turchi dei Cahiers du Cinéma. Olivier Assayas — come i più importanti registi della Nouvelle Vague — è partito dall’editoria cinematografica, dal raccontare e giudicare i film a farli. Continua a leggere...
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UNA PALLOTTOLA SPUNTATA - UN NUOVO INZIO PER LA COMMEDIA DEMENZIALE?

Dopo più di 30 anni dall’ultimo capitolo della trilogia di Una pallottola spuntata tornano al cinema il tenente Frank Drebin, il capitano Ed Hocken e tutto il dipartimento di polizia di Los Angeles, ma questa volta in versione Junior come ci viene mostrato in una delle scene iniziali in cui tutti i componenti della squadra sono in lacrime. Continua a leggere...
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BRING HER BACK - IL CERCHIO DI CHI NON SA DIRE ADDIO

Tre anni dopo l’esordio con Talk to Me, i fratelli Phillipou tornano in sala e lo fanno con un nuovo horror in cui, ancora una volta, per raccontare le differenze generazionali si servono di un rituale. Ma questa volta i ruoli sono invertiti e il rito viene svolto da quella generazione che non sa dire addio, che non ha imparato a lasciar andare e che si sente in diritto di poter possedere servendosi di ciò che non gli appartiene. Continua a leggere...
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I FANTASTICI 4: GLI INIZI - IL RETROFUTURISMO CONSERVATORE DELLA MARVEL

Dopo i recenti flop di critica e botteghino, La Marvel cerca di dare una sterzata positiva per interrompere il negativo trend con I fantastici 4: gli inizi, e quale modo migliore per imbonirsi il pubblico se non tornando alle origini? Realizzando un film in cui i supereroi si riappropriano del potere edonistico. Continua a leggere...
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LE VIRTÙ DI SERGIO MARTINO

Mille peccati… nessuna virtù non è soltanto il titolo dell’esordio di Sergio Martino dietro la macchina da presa, datato 1969 con un documentario sui costumi sessuali rivoluzionati dal sessantotto, ma è anche il titolo dell’autobiografia del regista edita da Bloodbuster nel 2017, a cui Martino ha aggiunto un punto di domanda finale, ponendo una questione ai lettori (e più nello specifico ai critici). Mille peccati… nessuna virtù?  Continua a leggere...
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PRESENCE - IL FANTASMA DELLO SGUARDO CINEMATOGRAFICO

Se c’è un regista che continua a sorprenderci, quello è Steven Soderbergh. Soltanto tre mesi fa parlavamo del suo Black Bag, un intrigante spy story psicoanalitica con grandi star e con presupposti interni al genere strettamente legati all’attualità geopolitica. Oggi invece parliamo di tutt’altro film, realizzato prima di Black Bag e nella sale italiane dal 24 luglio con Lucky Red. Continua a leggere...
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IL PROGRAMMA DI VENEZIA 82

È stato annunciato il programma dell’82a edizione della Mostra del cinema di Venezia, che si terrà al Lido dal 27 al 6 agosto. Il direttore della mostra Alberto Barbera ha rivelato i ventuno film in concorso che competeranno per entrare nel palmarès dettato dalla giuria preseduta da Alexander Payne e i film appartenenti alle selezioni parallele, dove spicca un folto e imperdibile programma di documentari Continua a leggere...
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INVISIBILI - UN DRAMMA GIOVANILE IN UNA HIGH SCHOOL DEL NORD ITALIA

Nelle intenzioni di Ambra Principato si celano delle ottime intuizioni e idee che contornano Invisibili, il suo secondo lungometraggio dopo Hai mai avuto paura? (2023). Peccato che gli ingredienti giusti devono confrontarsi con un piatto complessivamente sbagliato, soprattutto nella scelta del tono e nella mancanza di coraggio nell’andare fino in fondo con quelle atmosfere che la giovane regista predilige. Continua a leggere...
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4 MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO - I PRIMI LAMPI DI ANARCHIA ARGENTIANA

Torna in sala, grazie a Cat People e CGTV, il terzo film di Dario Argento in versione 4K restaurata dalla Cineteca di Bologna. Dopo l’esordio con L’uccello dalle piume di cristallo e il secondo capitolo della “trilogia degli animali” Il gatto a nove code. Continua a leggere...
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DA DIECI CAPODANNI A VOLVERÉIS - NESSUNO STA RACCONTANDO LE RELAZIONI COME GLI SPAGNOLI

Entrambi usciti nel 2025, il primo su Rai Play dal 31 gennaio e il secondo in sala dal 12 giugno distribuito da Wanted Cinema, Dieci capodanni e Volveréis raccontano le relazioni sentimentali attraverso il realismo comportamentale contrapposto all’irrealtà strutturale.
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QUEER - TRA BEAT E INTERZONA, BURROUGHS VIVE NEL FILM DI LUCA GUADAGNINO

La prima parte di Queer, l’ultimo film di Luca Guadagnino, è una bramosa ricerca erotica e sentimentale di un contatto corporale tra il protagonista William Lee (Daniel Craig) e il suo oggetto del desiderio: il giovane Eugene (Drew Starkey). La seconda metà è interamente finalizzata all’unione psicofisica tra i due esseri umani. Continua a leggere...
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SUPERMAN - IL CINECOMIC DELLA GEOPOLITICA

Il Superman di James Gunn mette al centro gli eventi, raccontando la situazione socio e geopolitica attuale, senza mai che la forza materiale e sostanziosa delle sue immagini venga meno; e ancora una volta - nonostante non abbia quell’irresistibile irriverenza di The Suicide Squad o la gestione della coralità mostrata dal regista nei Guardiani della Galassia - è il cinecomic dei sogni. Continua a leggere...
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F1 - LA FORMULA DELLO SPETTACOLO

Joseph Kosinski torna al cinema in grande stile, con una tipologia di film che gli si addice molto di più, dopo l’infelice parentesi del thriller-psicologico di Spiderhead con Netflix. F1 rispolvera molte tematiche già affrontate in Top Gun: Maverick e in tanti altri film sportivi, ma riesce a trovare nella regia e nel comparto tecnico un grande punto di forza. Continua a leggere...
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JURASSIC WORLD: LA RINASCITA - I DINOSAURI IN 35MM

Gareth Edwards, si sa, con i mostri ci sa fare: da Monsters (2010) a Godzilla (2014) aveva già dimostrato un notevole talento nel trattare il genere dei monster-movie, con una regia invidiabile capace di fondere spettacolarità e tensione. Continua a leggere...
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REFLECTION IN A DEAD DIAMOND - I DIAMANTI DI UN CINEMA CHE NON SI FA PI​Ù

Bruno Forzani e Hélène Cattet non soltanto omaggiano il cinema di genere italiano anni ‘70, ma capiscono perfettamente come si possa replicare. Il loro cinema è fatto di immagini, suoni, corpi; è il cinema contemporaneo più simile a quello che si faceva in Italia, in cui registi del calibro di Mario Bava, Lucio Fulci, Umberto Lenzi e Sergio Martino fondavano i loro gialli su una forte base onirica. Continua a leggere...
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​PER BRADY CORBET FARE CINEMA INDIPENDENTE È UN'ALTRA COSA

Nella sua lezione di cinema condotta a Bologna, nei giorni successivi al Festival del Cinema Ritrovato, Brady Corbet ha analizzato il suo ruolo da regista indipendente, capace di non realizzare film che vengono solitamente associati al cinema “indie”, ma di avere in testa un’idea di cinema che non si pone limitazioni produttive. Continua a leggere...
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YOU'LL NEVER FIND ME: NESSUNA VIA D'USCITA - UN VIAGGIO NELLA FOLLIA DELLA SOLITUDINE

L’esordio di Indianna Bell e Josiah Allen conferma la lodevole tradizione dei moderni horror indipendenti australiani. Presentato al Tribeca Film Festival, il film uscirà nelle sale italiane il 17 luglio distribuito da Minerva Pictures e Filmclub Distribuzione. Continua a leggere...
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BALLERINA - UNO SPIN-OFF CHE NON COLPISCE IL BERSAGLIO

Dopo appena due anni dall’uscita di John Wick 4, apparentemente ultimo capitolo della saga, ci ritroviamo ancora una volta nel mondo del sicario più famoso degli ultimi anni. Questa volta, però, il protagonista non è più Keanu Reeves, ma Ana de Armas. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 9: GLI UOMINI IN FIAMME DI BOUZID, PERSON CON L'INDUSTRIALIZZAZIONE DEL BRASILE E LA NEW HOLLYWOOD DI MICHAEL MANN

Con il nono giorno si chiude la XXXIX edizione del Festival del Cinema Ritrovato. Abbiamo concluso il nostro Festival con la visione de L’uomo di cenere film del regista tunisino Nouri Bouzid, São Paulo, Sociadede Anônima di Luis Sérgio Person e il primo film per il cinema diretto da Michael Mann: Strade Violente. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 8: IL MELODRAMMA FAMILIARE DI MIKIO NARUSE, IL PRIMO FILM DI ALFRED HITCHCOCK, LA LEZIONE DI CINEMA DI JIM JARMUSCH E IL FILM MALEDETTO CON MICK JAGGER

Nell’ottavo e penultimo giorno di Festival del Cinema Ritrovato 2025 abbiamo assistito al melodramma pre-belliico di Mikio Naruse, al difettoso esordio di Alfred Hitchcock, alla masterclass condotta dal grande Jim Jarmusch e al film maledetto con Mick Jagger diretto da Nicolas Roeg e Donald Cammell. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 7: LA LOTTA INFINITA DELLA GUINEA-BISSAU, HEPBURN E LA SUA BATTAGLIA PER LA PARITÀ, IL SUONO E LE LIMITAZIONI NELLA LEZIONE DI GLAZER E LA VOCE DELLA CALIBRO 45 DI ABEL FERRARA

Con il settimo giorno ci avviamo verso la fine del Festival. Abbiamo assistito alle proiezioni di Mortu Nega, il film sulla decolonizzazione della Guinea-Bissau realizzato da Flora Gomes, la commedia sui sessi di George Cukor con la coppia Katherine Hepburn-Spencer Tracy, la masterclass condotta da Jonathan Glazer e uno dei cult diretti da Abel Ferrara: Ms. 45. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 6: LA GIOVANNA D'ARCO DI PREMINGER-SEBERG, FARHADI SUL SUO IRAN E SULL'AMORE PER IL CINEMA ITALIANO E IL CAPOLAVORO THRILLER DI LUCIO FULCI

Nel sesto giorno di Festival abbiamo visto Saint Joan, l’adattamento degli ultimi giorni di vita di Giovanna D’Arco realizzato da Otto Preminger, che coincide con l’esordio di Jean Seberg. Asghar Farhadi nel pomeriggio ha condotto una masterclass viaggiando tra cinefilia e racconto del suo Paese e abbiamo concluso con il più grande thriller mai realizzato sul Sud Italia, firmato da Lucio Fulci. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 5: IL VIAGGIO IN SAFAR, LA FEROCIA POLITICA DI CIRO DUR​ÁN, I RICORDI DA BRAZIL DI GILLIAM E LE FANTASIE PORNO-EROTICHE DI BIDGOOD E SAYADIAN

Nella mattinata del quinto giorno di Festival del Cinema Ritrovato abbiamo assistito al mediometraggio iraniano Safar seguito dal film di Ciro Durán La Paga. Nel pomeriggio siamo stati presenti alla masterclass di uno scatenato Terry Gilliam, concludendo la giornata con la visione di Pink Narcissus, film emblema dell’erotismo Queer anni ‘70 e del meta-pornografico Café Flesh di Stephen Sayadian. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 4: IL WOYCZEK IRANIANO, IL MOSAICO UMANO DI EDWARD YANG, LA SABBIA DELLO SPAZIO-TEMPO NELLA CLESSIDRA E LA NON DISTOPIA DI TERRY GILLIAM

Siamo arrivati al giro di boa del Festival. Il nostro quarto giorno è stato condito dalla visione di Potschi l’adattamento iraniano del Woycezk, il capolavoro di Edward Yang, il folle viaggio temporale di Has con il suo La Clessidra e il restauro in 4K di uno dei film più impattanti e influenti di sempre: Brazil di Terry Gilliam. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 3: L'ESORDIO DI BURNETT, IL NOSFERATU ITALIANO SUCCHIA CONSUMO, IL DOCUMENTARIO MILITANTE MESSICANO E IL CAPOLAVORO DI FORMAN

Durante il terzo giorno di Festival abbiamo assistito a quattro film provenienti dalla sezione Ritrovati e Restaurati: Killer of Sheep l’esordio di Charles Burnett, il Nosferatu anti capitalista di Corrado Farina, uno dei documentari più impattanti della storia del Messico e il capolavoro di Miloš Forman. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 2: IL "NUOVO" FILM DI JOHN FORD, IL WESTERN CAMPANO DI SILVIO SIANO E LA DICHIARAZIONE D'AMORE PER IL CINEMA DI STEVEN SPIELBERG

Nel secondo giorno di Festival abbiamo visto il film di John Ford ritrovato in Cile dopo 106 anni: The Scarlet Drop, uno dei primi film sulla Camorra del cinema italiano: Lo sgarro di Silvio Siano e la versione in 70mm di Incontri ravvicinati del terzo tipo, uno dei più film più importanti di Steven Spielberg. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2025 - GIORNO 1: IL SOGNO ADOLESCENZIALE IN GHAZL EL-BANAT, IL DIABOLIK SESSANTOTTINO DI MARIO BAVA E CHARLTON HESTON IN UNO STORICO FUTURO

Durante il primo giorno di Festival abbiamo assistito al film franco-libanese del 1985 Ghazl El-Banat, appartenente alla sezione Cinemalibero e due film del 1968, entrambi all’interno della rassegna Ritrovati e Restaurati: Il Diabolik di Mario Bava e Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner. Continua a leggere...
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ASPETTANDO IL CINEMA RITROVATO 2025

Il 21 giugno inizierà la 39a edizione del Festival del Cinema Ritrovato. Bologna si trasformerà nel paradiso dei cinefili, con oltre 400 proiezioni di film in pellicola o restaurati, localizzate nei cinema della città e nelle serate di Piazza Maggiore. Continua a leggere...
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28 ANNI DOPO - LA SPERANZA DI RINASCITA DI DANNY BOYLE E ALEX GARLAND

Quando nel 2003 la coppia Danny Boyle (regia) - Alex Garland (sceneggiatura) creò 28 giorni dopo, lo fece per analizzare la rabbia urbana del popolo britannico. In quel grezzo, eccezionale, film pandemico, l’uomo è già infetto anche prima di venire realmente contagiato. Continua a leggere...
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DRAGON TRAINER - LA RAGION D'ESISTERE DEL LIVE ACTION DREAMWORKS

Può un film di grande fattura rimanere grande dopo una trasposizione pressoché invariata? Può una copia-carbone avere comunque senso di esistere per via dei temi che tratta rispetto alla contemporaneità? Continua a leggere...
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THE ENCAMPMENTS - LE PROTESTE DELLA COLUMBIA UNIVERSITY TRA MEDIA E MUSICALITÀ

Subito dopo l’8 ottobre e l’intensificarsi dell’invasione israeliana a Gaza, nelle università americane molti studenti e studentesse hanno iniziato a far sentire la propria voce, con lo scopo di incentivare le università al disinvestimento nei confronti di Israele. Continua a leggere...
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GIRL AMERICA - NEI RICORDI DELLA REPRESSIONE

Partendo dai ricordi di una donna conosciuta durante il periodo da senzatetto in Repubblica Ceca, il regista Viktor Tauš realizza un film in cui il frammento di un ricordo sbiadito dal tempo, deve legarsi ad un periodo sociale e storico ben delineato. Continua a leggere...
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ALPHA - JULIA DUCOURNAU È CAPACE SOLTANTO DI FARE GRANDE CINEMA

Dopo due film del calibro di Raw e Titane, tutti aspettavano Julia Ducournau al varco. Cosa avrebbe fatto la regista francese dopo aver vinto la Palma d’oro? Come si sarebbe potuta riconfermare dopo uno degli esordi più importanti del panorama horror contemporaneo e un secondo film di rara dirompenza?  Continua a leggere...
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100 LITRI DI BIRRA - LE MALINCONICHE E GROTTESCHE OSSESSIONI FINLANDESI

Di Teemu Nikki non si può non apprezzare la costanza in rapporto alla qualità media delle sue pellicole. Estremamente prolifico, si rivelò al pubblico italiano con Il cieco che non voleva vedere il Titanic (2021) vincitore il premio degli spettatori nella sezione Orizzonti del Festival del cinema di Venezia. In quel film sperimentava con la forma, facendoci immedesimare in un personaggio affetto da sclerosi multipla e parzialmente non vedente. Continua a leggere...
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KONTINENTAL '25 - L'IPOCRISIA DELLA COSCIENZA CAPITALISTA

Sarà per la sua totale indifferenza verso una forma standardizzata di cinema, per la sua reale crudezza nei dialoghi e nella messa in scena, o per il suo spirito fortemente anticapitalista... i film di Radu Jude potrebbero durare cinque ore, eppure vorremmo che non finissero mai. Continua a leggere...
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BUONANOTTE A TEHERAN - IL FILM CLANDESTINO CHE RIFLETTE SULLA CLANDESTINIT​À

Quando si deve analizzare un film come Buonanotte a Teheran, non si può prescindere dalla sua condizione produttiva e dalla sua natura illecita, che sono sia gli aspetti di maggiore interesse di questo tipo di film che le sue grandi limitazioni, soprattutto per quanto riguarda la fattura complessiva dell’opera. Continua a leggere...
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TOGETHER - MICHAEL SHANKS SA COSA SIGNIFICA FARE UN HORROR

Quanti interessanti registi di genere stanno uscendo dall’Australia negli ultimi anni, da Jennifer Kent ai fratelli Philippou, passando per Goran Stolevski (macedone-australiano) Continua a leggere...
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THE END - L'ACCOMODANTE CRITICA ALL'EDONISMO INVIDUALISTA DI JOSHUA OPPENHEIMER

Dopo aver realizzato due dei documentari più importanti del contemporaneo: The Act of Killing (2012) e The Look of Silence (2014), Joshua Oppenheimer esordisce nella fiction con The End, un’opera che cerca di attaccare l’edonismo per abbracciare una tesi collettivista, ma che alla fin dei conti non critica proprio nessuno. Continua a leggere...
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ORWELL 2+2=5 - 1984 È SEMPRE TRA NOI, ESATTAMENTE COME CE LO ASPETTAVAMO

Il nuovo documentario di Raoul Peck ibrida più linguaggi dello stile narrativo: dal cine saggio al doc d’inchiesta, passando per il documentario biografico, e lo fa con un’idea precisa: associare le opere orwelliane alla contemporaneità. Continua a leggere...
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ARAGOSTE A MANHATTAN - L'AMERICA IN UNA CUCINA

In una contemporaneità in cui i prodotti audiovisivi a tema culinario vanno per la maggiore: tra film, programmi tv, serie e video ricette, Alonso Ruizpalacios decide di fare qualcosa di nuovo, distinguendosi dalla massa di “Kitchen-movie” moderni. Continua a leggere...
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L'AMORE CHE NON MUORE - LA SQUILIBRATA E VIBRANTE VITALITÀ DI GILLES LELLOUCHE

Nell’ultimo film di Gilles Lellouche, presentato alla 77ª edizione del Festival del cinema di Cannes, è presente un amore nel corso degli anni, una scalata criminale, il carcere, la redenzione, la passione che resiste nel tempo e nelle avversità della vita. Continua a leggere...
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TRA OZU E HIROKAZU KORE'EDA C'È SHINJI
​S​ŌMAI

Grazie a Tucker Film, che dal 2008 tanto sta facendo per promuovere il cinema asiatico in Italia in collaborazione con il Far East Film Festival di Udine, sono arrivati in sala tre film di un maestro del cinema nipponico sconosciuto ai più, ma che ha influenzato alcuni dei registi contemporanei più noti del cinema giapponese. Continua a leggere...
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LA TRAMA FENICIA - L'ARTIGIANALIT​À HOLLYWOODIANA DI WES ANDERSON

Piaccia o no, Wes Anderson è tra i pochi registi hollywoodiani capaci di costruirsi una Factory. In ogni film, la sua mano deve sentirsi. Dalle scenografie, alla struttura narrativa e alla gestione del fluente cast attoriale: tutti i comparti vengono controllati da Anderson e dal suo team. Continua a leggere...
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SCOMODE VERITÀ - I SENTIMENTI POST PANDEMIA STANNO PRENDENDO IL SOPRAVVENTO

Nell’ultimo film di Mike Leigh ci sono soltanto due riferimenti diretti alla pandemia: il primo è di una donna dalla parrucchiera che racconta un avvenimento successo durante la quarantena, il secondo vede la protagonista del film Pansy (Marianne Jean-Baptiste) indossare la mascherina prima di una visita medica. Continua a leggere...
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LILO & STITCH - LA DISNEY HA CAPITO COME FARE?

Sembrava impossibile e invece, forse, hanno capito come e cosa fare. Dopo le recenti disastrose trasposizioni in live action (non soltanto per riuscita qualitativa, ma soprattutto per risultati al botteghino), la Disney è finalmente riuscita a realizzare un prodotto che suggerisca allo spettatore un desiderio di partenza nel volerlo realizzare. Continua a leggere...
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SILENT TRILOGY - LA TRILOGIA DI JUHO KUOSMANEN TRA OMAGGIO E RETROMANIA

In un momento in cui il cinema contemporaneo è sempre più alla ricerca di integrazioni con nuovi linguaggi come i videogiochi o l’intelligenza artificiale, o impegnato nel tentativo di riportare un’estetica legata al recente passato. Continua a leggere...
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FUORI - CHIUDERSI DENTRO PER SOPRAVVIVERE FUORI

Martone perde il rigore didattico degli ultimi film e, aiutato dal soggetto di partenza, ritrova la vitalità che sembrava ormai svanita. Fuori, unico film italiano in concorso alla 78ª edizione del Festival del cinema di Cannes, non è una pellicola su Goliarda Sapienza. Continua a leggere...
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MISSION: IMPOSSIBLE THE FINAL RECKONING - IL CORPO E LO SPAZIO IN CONTRASTO CON LE PAROLE E I DILEMMI ETICI

Quando comunica con i corpi e gli spazi, è il miglior blockbuster possibile: quello capace di creare immagini dalla forza rappresentativa indiscutibile, con memorabili sequenze che entrano nell’immaginario dello spettatore e si affiancano alla domanda “Si può fare più di così in un action statunitense?" Continua a leggere...
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DA LA HISTORIA OFICIAL A IO SONO ANCORA QUI - PIANGERE NON SERVE: L'IMPORTANZA DI RICOSTRUIRE GLI ORRORI DELLA DITTATURA

Nonostante siano i casi di totalitarismi occidentali più vicini alla contemporaneità, le dittature sudamericane non ricevono la giusta rilevanza all’interno dell’istruzione scolastica e nel dibattito sociale. Sappiamo bene che sui banchi di scuola il capitolo conclusivo su cui si lavora è la Seconda Guerra Mondiale. Continua a leggere...
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PATERNAL LEAVE - I GESTi D'AMORE DI LUCA MARINELLI E ALISSA JUNG

Quando il singolo gesto è gestito molto meglio dell’intero flusso di sequenze, si ottiene un risultato altalenante, colmo di ingenuità classiche di un esordio ma anche di ottimi momenti di cinema, in cui la dolcezza dell’operazione (soprattutto sul lato editoriale) viene messa in risalto e riesce a colpire i sentimenti dello spettatore. Continua a leggere...
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WILLIAM S. BURROUGHS E IL RAPPORTO CON IL CINEMA

Quanto il dibattito sugli adattamenti cinematografici tratti da importanti libri è stato (ed è ancora) in voga nel discorso culturale, è cosa evidente. Banalmente riassunto dal saturato quesito “Ma è meglio il libro o il film?” e capace di originare agguerrite fazioni di uno o l’altro prodotto culturale. Continua a leggere...
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THE LEGEND OF OCHI - LA (NON) LEGGENDA DI OCHI

Per creare una leggenda non basta fornire delle regole, serve creare un pattern emotivo degno di una narrazione da tramandare di generazione in generazione e di un’epicità (non soltanto destinata ad una grande metafora familiare) che dev’essere degna di diventare una leggenda. Continua a leggere...
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BIRD - IL FREE CINEMA SI ​È EVOLUTO IN ANDREA ARNOLD

È la perfetta working class heroine della contemporaneità. Anche se Bailey (Nykiya Adams) la protagonista di Bird, non è ancora una lavoratrice, incarna perfettamente lo spirito di quella figura ideata da John Osborne nella sua opera teatrale Look Back in Anger, punto di riferimento per la scuola di cineasti inglesi che hanno dato vita al Free Cinema. Continua a leggere...
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THUNDERBOLTS* - L'ALL-IN DEI MARVEL STUDIOS

La Fase 5 del Marvel Cinematic Universe è ufficialmente conclusa e Thunderbolts* (o meglio The New Avengers, il nuovo titolo rivelato proprio ieri dalla Marvel stessa) di Jake Schreier è la dimostrazione di come Kevin Feige cerchi in questo nuovo progetto un’ancora di salvataggio. Continua a leggere...
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L'EUROPA ALL'INTERNO DELLE MURA SCOLASTICHE - LA CLASSE (ENTRE LES MURS) E UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO

Laurent Cantet nel 2008 e il giovane Gá​bor Reisz, oltre quindici anni dopo, hanno deciso di raccontare il proprio Paese attraverso rapporti sociali ambientati all’interno del contesto scolastico. È il luogo in cui un essere umano passa più tempo nella prima parte della sua vita; è lì che il gusto, il credo politico, le relazioni umane, le proprie passioni e rinnegazioni si creano. Continua a leggere...
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BLACK BAG - LA PSICOANALISI PROTAGONISTA NELLO SPY MOVIE DI STEVEN SODERBERGH

Black Bag è il termine utilizzato dalle spie inglesi quando non si può rivelare un’informazione ma al contempo mentire sarebbe innaturale, a causa di un rapporto privato di estrema fiducia (quello matrimoniale ad esempio) o in una conversazione borderline in cui le micro espressioni possono tradire una menzogna. Il nuovo film del regista eclettico per eccellenza Steven Soderbergh, è uno spy movie in cui la psicanalisi è la reale protagonista. Continua a leggere...
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JULIE HA UN SEGRETO - IL FILM IMPEGNATO CHE CONTINUA A RICORDARCELO

Quando si gioca di sottrazione per cercare di mettere in scena un film a tema sociale, dove l’unica cosa che conta è portare a termine il discorso “impegnato” alla base della pellicola, si rischia di scivolare facilmente nell’ambiguo campo dell’artificio autoriale a tutti i costi. Continua a leggere...
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HAVOC - L'ACTION TRA ESSENZIALITÀ E VIDEOGIOCO

Che Gareth Evans sia una delle voci più importanti e influenti nel mondo del cinema di arti marziali e action degli ultimi 15 anni, grazie ai suoi Merantau, The Raid: Redenzione e The Raid: Berandal, è ormai cosa risaputa. I dubbi e la paura riguardo questo nuovo progetto, però, aumentavano sempre di più, dopo che le riprese erano ufficialmente terminate nel lontano ottobre 2021 Continua a leggere...
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GENERAZIONE ROMANTICA - LE TRASFORMAZIONI DELLA CINA NEL CORSO DEL NUOVO MILLENNIO

Il rischio quando si decide di lavorare anche extra diegeticamente sullo scorrere del tempo, è quello di ottenere un risultato capace di parlare maggiormente per singole sequenze che, effettivamente, per l’intera pellicola. Continua a leggere...
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L'ESILIATO PUNK CHE SFIDA LA SUA NAZIONE: KIRILL SEREBRENNIKOV E IL RAPPORTO CON LA RUSSIA DI PUTIN

Non soltanto è uno degli autori più anarchici che si possano trovare, ma è anche uno dei registi più intrinsecamente legati alla situazione politica della propria nazione di appartenenza, capace di raccontarci cosa sia la Russia di Putin e come poterla combattere attraverso il mezzo cinematografico. Continua a leggere...
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I PECCATORI - LA CULTURA AFROAMERICANA TRA VAMPIRI E BLUES SVEDESE

Il nuovo film di Ryan Coogler, ormai giunto al suo quinto lungometraggio, sembrava poter unire perfettamente le due anime che hanno da sempre contraddistinto il cinema del regista californiano, quella più di genere, data dall’esperienza Marvel Continua a leggere...
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RODRIGO SOROGOYEN E LA DESTRUTTURAZIONE DEI GENERI

Se c’è un nuovo regista che sta cercando di entrare di diritto nell’Olimpo cinematografico globale, quello è Rodrigo Sorogoyen. Non soltanto per una rara media qualitativa delle sue pellicole, quanto per una straordinaria capacità di muoversi all’interno dei generi, decostruendoli e ribaltandoli grazie ad una maestria registica che appartiene soltanto ai grandi. Continua a leggere...
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SEX - AMMETTERE DI ESSERE CRISTIANO DEVE ESSERE MOLTO PIÙ DIFFICILE CHE AMMETTERE DI AVER FATTO SESSO CON UN UOMO

La trilogia ideologica di Dag Johan Haugerud si completa con il suo Sex. In realtà l’ordine in cui i tre film del regista norvegese sono arrivati in Italia non è corretto, dato che cronologicamente Sex è il primo della trilogia (presentato a Locarno 2024), seguono Love presentato a Venezia e Dreams, trionfante all’ultima edizione del Festival del cinema di Berlino. Continua a leggere...
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EDEN - IL FINTO PARADISO DI RON HOWARD

Ron Howard è sempre stato più un buon regista che un grande autore, suoi sono quei classici film ben confezionati che suscitano nello spettatore medio la reazione sorpresa: “Ah ma lo ha diretto Ron Howard?”, confermando il fatto che, nonostante la carriera longeva, le sue opere sono poco legate da una visione autoriale ben distinta e unitaria. Continua a leggere...
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LA GAZZA LADRA - LE CLASSI SOCIALI NEL CORSO DELLE GENERAZIONI NELLA MARSIGLIA DI ROBERT
​GUÉDIGUIAN

Che fosse bravo a scrivere e dirigere i propri film, non ne avevamo dubbi, ma in La gazza ladra Robert Guédiguian non soltanto mostra un’eccezionale capacità nel mettere in scena un film totalmente privo di retorica buonista (non semplice quando si parla di classi sociali e livellamento volontario delle stesse). Continua a leggere...
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DEATH OF A UNICORN - IL PARADOSSO DELL'A24

Per capire che Death of a Unicorn non sarà un film indimenticabile e neanche un punto di svolta per la A24 non serve aspettare molto, i primi 10 minuti lo lasciano intendere perfettamente e incarnano anche la deriva intrapresa dalla casa di produzione che fino a qualche tempo fa sembrava non sbagliare neanche un film. Continua a leggere...
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CRONENBERG NEI '90 - TRA ALTRE DIMENSIONI E SESSUALITÀ MOTORIZZATA

David Cronenberg è da sempre il regista del corpo, di come il cambiamento della carne porti l’essere umano a degradarsi e a decomporsi. Per Cronenberg quando si cerca di avere il controllo sulla propria carne, essa si ribellerà, trasformandosi in qualcosa di autonomo, pronto a conquistare il mondo e a dar vita ad una nuova specie. Negli anni ‘90 il regista canadese ha realizzato opere che affrontavano il tema ultra dimensionale in rapporto con il cambiamento della sessualità. Continua a leggere...
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C'EST PAS MOI - LA DITTATURA DELLE IMMAGINI DI LEOS CARAX

“Lo sguardo degli dei” ovvero, il cinema ai tempi del muto. La macchina da presa come una presenza divina, offerta dalle pesanti attrezzature del cinema di quell’epoca lontana. Cos’è il cinema ora? Cosa sono le immagini oggi? É quello che si domanda Leos Carax in C'est pas moi, un cine-saggio nella quale riecheggia l’eco di Godard, un proseguimento ideologico di Le Livre d'image per riflettere sul visivo. Continua a leggere...
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CHI SONO I MOSTRI NEL CINEMA DI ALI ABBASI?

La capacità di gestire tre pellicole completamente diverse tra loro senza mai snaturarsi, riuscendo a tessere un file rouge che unisca tre film ambientati in tre diverse nazioni e appartenenti a tre differenti generi. Nonostante l’ancora breve carriera, Ali Abbasi si sta confermando come uno dei più interessanti registi nel panorama cinematografico internazionale. Continua a leggere...
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SOTTO LE FOGLIE - IL PERTURBANTE UNIVERSO DI FRAN​ÇOIS OZON

All’inizio del millennio era uno dei registi più intriganti dell’intero panorama cinematografico europeo. Si è rivelato da subito come un enfant terrible capace di realizzare film in cui il desiderio sessuale andava sempre di pari passo con il perturbamento psichico, in cui ciò che veniva trasmesso attraverso l’atto carnale derivava da un ossessione mentale. L’esempio più lampante in questa direzione, nella prima parte della sua carriera, è Swimming Pool. Continua a leggere...
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THE LAST SHOWGIRL - IL PIATTO È sufficiente, ma la ricetta appartiene a qualcun altro

Era il 2008 quando al festival del cinema di Venezia trionfava un grandissimo film di Darren Aronofsky, probabilmente il suo migliore in assoluto. L’utilizzo che il regista statunitense faceva del corpo di Mickey Rourke era qualcosa di straordinariamente d’impatto, il corpo in fase discendente di uno dei sex symbol più in voga degli anni ‘80, veniva trasferito all’interno di un sistema e di uno show business alternativo a quello cinematografico. Continua a leggere...
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THE SHROUDS - QUANDO IL POSSEDIMENTO VA OLTRE LA MORTE

Parliamoci chiaro, The Shrouds non rientra nelle opere più riuscite di David Cronenberg (considerata la qualità media dei suoi film, ciò non sorprende); e bisogna anche ammettere che chi vi scrive non riesce a essere totalmente imparziale quando deve analizzare una pellicola di uno dei registi che maggiormente lo ha plasmato, non soltanto sotto il punto di vista del gusto cinematografico, ma anche politico, sociale e artistico in senso lato. Continua a leggere...
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OPUS - ESSERE JOHN MALKOVICH IN UN FILM COME MILLE ALTRI

Dallo chef interpretato da Ralph Fiennes in The Menu (2022), all’influencer imprenditore di Channing Tatum in Blink Twice (2024) - ma allargando lo sguardo, si possono inserire anche la comunità nordica di Midsommar (2019) e la famiglia razzista in Scappa - Get Out (2017) - se si cambiano gli addendi di una formula, il risultato non cambia. Continua a leggere...
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ADOLESCENCE - LA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE ALL'INTERNO DI UN SISTEMA COLLETTIVAMENTE SBAGLIATO

Affinché la serie di Philip Barantini assumi un senso, bisogna attendere la quarta e ultima puntata. È lì che si dichiara, anche tecnicamente, per ciò che è: Adolescence non è una serie sugli adolescenti, quanto sui genitori e sul loro rapporto con la responsabilità individuale all’interno di un sistema collettivamente sbagliato. Continua a leggere...
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LE ASSAGGIATRICI - SOLDINI CI RICORDA QUANDO ERAVAMO RE, MA NON REGGE IL CONFRONTO

Immaginatevi un film, sulle orme di La zona d’Interesse (2023), dove al centro della narrazione c’è lo chef del Führer. Lo vediamo per un’ora impegnarsi in cucina, creando fantasiosi piatti che ci vengono meravigliosamente estetizzati, qualcosa nello stile de Il gusto delle cose (2023) per intenderci. Soltanto nell’ultima mezz’ora lo spettatore scopre che questi piatti sono destinati a Hitler e devono passare la trafila delle assaggiatrici. Continua a leggere...
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the monkey - per oz perkins e stephen king non si puÒ sfuggire dall'orrore

L’aspetto più intrigante del nuovo film di Oz Perkins è come sia il regista che Stephen King, scrittore del racconto, affermino che l’horror faccia parte intrinsecamente della propria vita. Il primo discende da un attore divenuto celebre per aver interpretato uno degli psicopatici più famosi della storia del cinema; il secondo ha costruito un impero attraverso la letteratura orrorifica, esordendo a 27 anni con Carrie (1974), senza più fermarsi. Continua a leggere...
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A DIFFERENT MAN - DUPLICARSI per raccontare come l'essere umano resta sempre uno

Non soltanto un film sul cambiamento personale dato da uno stravolgimento fisico e sul rapporto umano con la diversità (o con la presunta tale). A Different Man è, soprattutto, un film sulla messa in scena (fondamentale non confondere la preposizione “sulla” con quella semplice “di”) Continua a leggere...
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DREAMS - UN FILM SUI SOGNI CHE METTE IN SCENA LA REALTÀ

Nel cinema di Dag Johan Haugerud si parla di sesso, senza che esso venga mai messo in scena. O almeno, non nei suoi Dreams e Love (visto in anteprima all’ultima edizione del Festival del cinema di Venezia e che in realtà una sequenza di sesso c’è, ma è volutamente veloce, priva di pathos e coinvolgimento Continua a leggere...
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IL RAPPORTO TRA INNOCENZA E MALE NEL CINEMA DI OSGOOD PERKINS

Un regista che ha fondato il suo cinema sull’atmosfera delle immagini e sul rapporto che intercorre tra la presunta innocenza di chi ti sta accanto e la loro vicinanza al male, in un connubio tra i più classici della storia dell’orrore Continua a leggere...
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BERLINO, ESTATE '42 - L'INTIMITÀ coincide con l'opposizione

La cosa migliore del film di Andreas Dresen è l’aver messo in relazione i sentimenti più intimi (e identificabili) al contesto bellico; non soltanto in un rapporto di sottomissione di quei sentimenti a causa della repressione della Seconda guerra mondiale, ma soprattutto come essi descrivano le condizioni politiche dei personaggi e come quella ricerca di intimità Continua a leggere...
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THE BREAKING ICE - IL TRIANGOLO SUL CONFINE DI ANTHONY CHEN

I confini imposti dall’essere umano come limitazioni inutili. Che siano essi i confini tra Stati, tra l’uomo e la natura, nelle relazioni sentimentali, quei confini che ci si auto impone tra i sogni del passato e la cinica realtà del presente, e infine anche dei confini più tangibili: quelli delineati da una tenda da doccia che impedisce a due corpi di toccarsi. Continua a leggere...
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LA CITTà PROIBITA - PICCHIARSI BENE MA FARLO COME TUTTI GLI ALTRI

Cosa serve al cinema italiano per rientrare a piedi uniti nel panorama di genere internazionale? Un prodotto personale e riconoscibile che, sì, si avvicina per fattura ai film del grande mercato globale, ma che riesce comunque a essere qualcosa di nuovo (come riesce ad esserlo L’ultima notte di amore (2023) di Andrea Di Stefano, forse l’esempio più recente di un prodotto perfettamente riuscito nei suoi intenti di avvicinarsi a una fattura internazionale, ma che non abbandona una propria riconoscibilità). Continua a leggere...
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LE DONNE AL BALCONE - LA FORZA DELL'AUTO-RAPPRESENTAZIONE

Difficile ricordare l’ultima volta che una regista ha mostrato a favore di camera il proprio sesso nel suo stesso film. Noémie Merlant non è nuova a scegliere progetti in cui il corpo femminile è il fulcro del discorso. La star di Ritratto della giovane in fiamme si affianca alla regista Céline Sciamma, per scrivere la sceneggiatura di Le ragazze al balcone, un film che parte da La finestra sul cortile di Hitchcock Continua a leggere...
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L'ORTO AMERICANO - UN GOTICO TROPPO TRAVESTITO E ABBOTTONATO

Il grande regista del gotico padano cerca di tornare alle atmosfere che lo hanno reso una delle firme più affascinanti del cinema di genere italiano di seconda ondata. Era il 1976 quando Pupi Avati girò La casa dalle finestre che ridono, rivelandosi al panorama cinematografico nazionale come uno dei talenti più affascinanti nel genere, mettendo in mostra un’eccezionale capacità nel far confluire il perturbante visivo alle ambientazioni fortemente realistiche dell’Emilia Romagna. Continua a leggere...
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PERDIZIONE E INADEGUATEZZA DELLE NUOVE GENERAZIONI NEL CINEMA DI SEAN BAKER

Dopo Quentin Tarantino, è il regista cinefilo per eccellenza, ed è uno dei pochi capaci di saper trasformare questa cinefilia in uno stile personale. Sean Baker non è soltanto uno dei registi più importanti nel panorama indipendente americano, ma è anche una delle figure cinematografiche che maggiormente si sta occupando di rappresentare le nuove generazioni attraverso il ribaltamento del sogno americano Continua a leggere...
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MICKEY 17 - TECNOLOGIA E FASCISMO: LA CARICATURA DEL REALE

Dopo un successo globale come quello di Parasite, un film raffinato, stratificato ed emblematico per il cinema coreano, Bong Joon-ho torna con Mickey 17 verso una rispettabilissima canonicità, verso un’onorevole voglia di prendere le redini di un progetto più simile ai suoi Snowpiercer, Okija e The Host Continua a leggere...
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I RAGAZZI DELLA NICKEL - QUANDO LA SOGGETTIVA NON IMMERGE, MA DISUMANIZZA

Lo studioso Alexander Galloway nel suo Gaming: Saggi sulla cultura algoritmica (2006) teorizzava su come la soggettiva al cinema fosse una modalità d’immersione per rappresentare momenti di alterazione psico-fisica: rappresentare un uomo ubriaco o sotto l’effetto dio droghe, o ancora, immergere lo spettatore nel pericolo portato da un serial killer (Halloween di Carpenter e L’occhio che uccide di Michael Powell) Continua a leggere...
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HERETIC - ITERAZIONE E CONTROLLO NELLE RELIGIONI, INNOVATIVO SE NON FOSSIMO NEL 2025

Scott Beck e Ryan Woods cercano di inserirsi nella notevole lizza di horror “anticlericali” teorizzando come le religioni (di qualsiasi tipo) si basino su due concetti principali: l’iterazione (dunque il basarsi su qualcos’altro per idealizzare le proprie fondamenta) e sul controllo (l’influenza e la “sorveglianza” che la religione impone sui propri fedeli). Tutto giusto e onorevole, se non fosse che Heretic non è uscito 40/30 anni fa, ma nel 2024 (2025 nelle sale italiane). Continua a leggere...
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a real pain - sentirsi in colpa di non sentirsi abbastanza in colpa

Con il suo secondo film da regista, Jesse Eisenberg si innesta perfettamente nell’onorevole tradizione delle brillanti commedie Jewish. In A Real Pain, il giovane regista non nasconde mai le sue influenze, mettendo in mostra tutto ciò che ha imparato nei set che ha calcato durante la sua carriera da attore (la grande ombra del cinema alleniano avvolge in maniera portentosa l’humor della scrittura e l’asciuttezza visiva della messa in scena) e riesce a dirigere un film sorprendente. Continua a leggere...
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THE GIRL WITH THE NEEDLE - QUELLA PREVEDIBILE E ARTIFICIosa RICERCA DI AUSTERITÀ

Nell’analisi del travagliato rapporto tra trauma e maternità, Magnus von Horn firma una pellicola dalla prevedibile durezza stilistica: in bianco e nero, con l’utilizzo di molte immagini ferme e una voglia (che risulta poco naturale) di mettere in scena lo shock attraverso azioni deplorevoli da parte dei personaggi, finalizzate a rappresentare il dubbio morale alla base della sua opera, ma che non possiedono la giusta forza e, soprattutto, un degno sviluppo narrativo. Continua a leggere...
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GUMMO DI HARMONY KORINE E ELEPHANT DI GUS VAN SANT - L'AMERICA DEI DISILLUSI

Pochi film come Gummo di Harmony Korine e Elephant di Gus Van Sant sono riusciti a rappresentare il senso di disillusione provato da una generazione statunitense. L’esordio di Korine è uno sconvolgente mosaico del degrado periferico provato da giovani abbandonati dal resto del Paese; Elephant rappresenta un rivoluzionario modo di mettere in scena un fatto di cronaca che va oltre la tragedia dell’evento Continua a leggere...
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IL SEME DEL FICO SACRO - TRA PISTOLE E MACERIE: QUANDO LA RIVOLUZIONE ENTRA DENTRO LE MURA DOMESTICHE

Il formato verticale tipico dei moderni social network non era mai stato utilizzato in questo modo. Mohammad Rasoulof mette in scena l’incontrollabilità del mezzo, contrapposta ad altri media informativi costantemente sotto controllo, dalla televisione alla radio, evidenziando come le nuove generazioni attraverso i tanto bistrattati social possono sapere cosa sta accadendo nelle loro strade. Continua a leggere...
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STRANGE DARLING - IL BUON, CARO, VECCHIO RIBALTAMENTO DELLE ASPETTATIVE

Per poter ribaltare i cliché, bisogna conoscerli approfonditamente, e JT Mollner dimostra di essere un fine conoscitore delle dinamiche narrative che da sempre fanno parte del cinema di genere. Sa cosa lo spettatore si aspetta da un classico thriller e, per questo, riesce perfettamente a ingannarlo. Continua a leggere...
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NON CI SARÀ PIÙ UN REGISTA COME KIM KI-DUK

Un artista che non vuole fare arte. Un regista che non vuole fare il regista. Un uomo nato da una famiglia povera, che dopo aver lavorato in fabbrica, nella marina, aver intrapreso una via per diventare predicatore religioso ed essersi appassionato alla pittura, senza alcuna preparazione teorica, senza aver mai frequentato una scuola cinematografica decide di voler fare film. Quest’uomo è stato Kim Ki-duk. Continua a leggere...
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DIECI CAPODANNI - SU RAI PLAY LA RELAZIONE PIÙ STRUGGENTE DEGLI ULTIMI ANNI

Sembra quasi che Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra abbiano appreso gli insegnamenti di Richard Linklater su come si crea un racconto mettendo in rapporto una coppia con lo scorrere del tempo. E, non a caso, hanno creato la miglior narrazione relazionale dai tempi di quello tra Jesse e Céline. Continua a leggere...
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WE LIVE IN TIME - LA FRAMMENTAZIONE NON EMOTIVA IN CONTRASTO CON LO SCORRERE DEL TEMPO

Nel vasto panorama dei film che uniscono una relazione sentimentale ad un travagliato percorso con la malattia, sono pochi gli esempi di pellicole davvero memorabili o che riescono ad innovare un racconto che spesso risulta standardizzato nelle solite dinamiche. Continua a leggere...
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ITACA IL RITORNO - L'ANTI-EPICIT​À A TUTTI I COSTI

Le intenzioni di Uberto Pasolini sono da subito evidenti, non concentrarsi sull’Odissea come racconto epico ma renderlo una parabola del ritorno a casa di un reduce di guerra. Per questo l’Ulisse di Ralph Fiennes è privo di qualsiasi forza spirituale, così come il suo nucleo familiare abbandonato, composto da Penelope. Continua a leggere...
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ODDITY - A SCUOLA DI JUMP SCARE

Quando il cinema indipendente incontra un regista con idee e capacità registiche non banali, il risultato non può che essere qualcosa di interessante. Oddity, girato con un budget ridicolo rispetto alle produzioni horror attuali, e con un incasso di oltre un milione e mezzo in tutto il Mondo. Continua a leggere...
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COMPANION - BASTA UN MESSAGGIO AL PASSO COI TEMPI PER FARE UN BEL FILM?

Quanto è difficile fare fantascienza post Black Mirror. Quella fantascienza in bilico tra distopia e realtà che tanto ci affascina ed attrae perché la sentiamo alle porte, tanto pericolosa quanto vicina a noi. L’intelligenza artificiale come sostituto perfetto dell’essere umano, la macchina come un vero e proprio essere senziente. Continua a leggere...
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Tetsuo - l'urgenza di tsukamoto tra carne e metallo

Prima della re-visione del lungometraggio d’esordio di Shinya Tsukamoto ero seriamente impaurito nello scrivere una recensione riguardo questa follia artistica, per le continue riflessioni che seguirono la prima visione del film qualche anno fa, ma appena compare a schermo la scritta “GAME OVER” ci si rende conto quanto, ancora oggi, sia un’opera di un’urgenza necessaria, tanto alla fine degli anni ’80 quanto nel 2025. Continua a leggere...
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A COMPLETE UNKNOWN - LUI NON SARÀ MAI QUI, ED È PERFETTO COS​Ì

Come intuito da Todd Haynes prima e dai fratelli Coen poi, è impossibile rappresentare Bob Dylan in un film, e lo è ancora di più rappresentare Robert Zimmerman. Il perché è innestato dentro il senso dell’artista, da sempre imperscrutabile, che si è espresso soltanto attraverso le sue canzoni e mai con delle dichiarazioni o con la propria vita privata. Continua a leggere...
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WOLF MAN - IL LUPO DENTRO DI NOI 

Leigh Whannell torna, dopo quasi 5 anni da L’uomo invisibile, a offrire una rilettura contemporanea di un altro celebre personaggio del repertorio classico della Universal: il lupo mannaro. Wolf Man, come suggerisce il titolo non più unito in un’unica parola, non decide di focalizzarsi sulla creatura fantastica, anzi pone l’accento sull’ Uomo Continua a leggere...
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VIY - IL PRIMO E UNICO FOLLE HORROR SOVIETICO

Vedendo il film del 1967 di Georgi Kropachyov e Konstantin Ershov non si può fare a meno di pensare quanto sia stato un peccato che la produzione cinematografica sovietica non abbia mai previsto l’horror all’interno del proprio vasto ventaglio produttivo. Le ragioni del perché l’Unione Sovietica non sfornava film del genere sono ovvie, ma Viy attraverso il suo essere riconosciuto come prodotto folk Continua a leggere...
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OMAGGIO A DAVID LYNCH - UN ARTISTA OLTRE LA REALTÀ

Non soltanto uno dei registi più importanti della storia del cinema, ma anche uno degli artisti surrealisti più impattanti di sempre, capace di rendere moderna una corrente che sembrava essere svanita. Non è esagerato dire che è allo stesso livello di André Breton e Salvador Dalí, che ha raggiunto gli stessi livelli d’influenza nel panorama artistico, confrontandosi in due medium molto più recenti rispetto a quelli utilizzati dal padre del surrealismo a dall’artista più rappresentativo di questa corrente Continua a leggere...
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OH, CANADA - I TRADIMENTI

Nell’attuale cinema di Paul Schrader è sempre presente l’espiazione delle proprie colpe, in un meccanismo che porta i protagonisti a confrontarsi con il passato, i segreti e le proprie responsabilità Continua a leggere...
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HERE

Quando si va a vedere un film di Robert Zemeckis al cinema, è indubbio che non si sappia mai cosa aspettarsi. Sin dai tempi migliori di Ritorno al futuro (1985) e Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), passando per i più classici e noti Forrest Gump (1994) e Cast Away (2000), arrivando alle sperimentazioni animate non sempre riuscitissime Continua a leggere...
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EMILIA P​ÉREZ

Piaccia o non piaccia, il nuovo film di Jacques Audiard è indubbiamente qualcosa di nuovo. Non soltanto per il suo essere un gangster-musical, ibridando due generi e stili che mai prima d’ora erano stati amalgamati così. Continua a leggere...
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WALLACE & GROMIT - LE PIUME DELLA VENDETTA

Se c’è una casa di produzione che può teorizzare la differenza tra l’automatismo di un A.I. e il buon, vecchio, fatto a mano, quella è senza dubbio la Aardman. La creazione di Peter Lord e David Sproxton (a cui successivamente si aggiungerà Nick Park, ideatore di Wallace & Gromit), si è sempre distinta per la sua animazione artigianale Continua a leggere...
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NOSFERATU

Eggers ha riportato Nosferatu allo stato primordiale, quello di bestia assetata di sangue, carne e corpi. Nessun romanticismo alla base, nessun vampiro attraente o sexy: qui la passione è puramente carnale, qualcosa che riguarda il sesso e il soddisfacimento delle voglie. Il tutto è narrato senza mai stravolgere il classicismo del racconto Continua a leggere...
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I MIGLIORI FILM USCITI IN SALA NEL 2024

Si chiude un altro anno di grande cinema. Il 2024 è stato un’annata importante per il botteghino cinematografico italiano, con dei sorprendenti incassi per film dal non prevedibile blasone di pubblico Continua a leggere...
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MUFASA - IL RE LEONE

Davvero è questo ciò che di meglio la Disney ha da proporci su uno dei personaggi più iconici e apprezzati del proprio universo? Il prequel di Il Re Leone non soltanto delude per una scrittura maldestra, già vista (certo, non pretendiamo l’originalità assoluta per un prodotto del genere ma, almeno, un minimo di innovazione in più rispetto al classico stilema del viaggio di formazione con le solite dinamiche del caso) Continua a leggere...
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I MIGLIORI FILM VISTI IN ANTEPRIMA AI FESTIVAL NEL 2024

È stato un grande anno di cinema per la redazione di Addiction Cinema. Oltre alle consuete recensioni dei film in uscita ogni settimana, abbiamo coperto anche alcuni dei festival più importanti del panorama cinematografico italiano. Continua a leggere...
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CONCLAVE

Se c’è un’indubbia qualità della Chiesa Cattolica, è quella di aver da sempre lavorato sulle immagini. Che sia per merito dei grandi artisti che hanno servito la Chiesa e hanno reso indimenticabile la sua estetica, o per le tradizioni dal grandissimo impatto semantico (fumata nera se non c’è un verdetto, bianca se habemus papam ad esempio), è certo che nessun’altra religione ha lavorato sull’importanza delle immagini quanto il Cristianesimo. Continua a leggere...
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UN NUOVO MODO DI FARE CINEMA: L'INDIPENDENZA AMERICANA DI FINE MILLENNIO

È impossibile poter indicare tutte le forme di indipendenza che il cinema nordamericano ha attraversato nel ventennio 80-90, l’area indipendente assorbe una varietà incredibile di tipologie di film: dai film con un orientamento politico radicale ad opere anticonformiste, dalle pellicole a bassissimo budget a film sperimentali e innovativi dal punto di vista tecnico. Continua a leggere...
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LE OCCASIONI DELL'AMORE

Spaventati dal futuro, bloccati nel passato, assenti nel presente. Presentato al Festival del Cinema di Venezia 80 e dal 23 dicembre nelle sale grazie a I Wonder Pictures, il nuovo film di Stéphane Brizé segue due malinconici amanti, usciti apparentemente da una versione più malinconica e decisamente meno colorata di La La Land al contrario Continua a leggere...
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LE NOVITÀ PER IL 2025 IN CASA I WONDER PICTURES

Siamo stati alla conferenza stampa di I Wonder Pictures, la casa di distribuzione bolognese tra le più attive negli ultimi anni, con grandi successi di pubblico e critica, tra cui il più recente The Substance di Coralie Fargeat, l’eccezionale La zona d’interesse di Jonathan Glazer e il film dominatore agli Oscar 2022 Everything, Everywhere All at Once diretto dalla coppia Scheinert-Kwan. Continua a leggere...
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GRAND TOUR

Se all’inizio del XX secolo l’Oriente cambiava le persone, con lo scorrere del tempo la gerarchia si è ribaltata. Adesso sono le persone ad aver cambiato l’Oriente, ad aver occidentalizzato posti che un tempo erano colmi di spiritualità e incontaminati dalla globalizzazione dell’Ovest. Continua a leggere...
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IN A VIOLENT NATURE - QUANDO LO SLASHER DIALOGA CON IL VIDEOGIOCO

Se l’estetica di Gus Van Sant nella “trilogia della morte” (Gerry, Elephant e Last Days) è finalizzata a descrivere socialmente una generazione americana, nell’esordio di Chris Nash, In a Violent Nature, l’estetica videoludica serve per ribaltare i molteplici cliché narrativi del genere, in un fantastico e innovativo contrasto tra “sperimentazione visiva” e (estrema) classicità narrativa. Continua a leggere...
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PICCOLE COSE COME QUESTE

Se nel film vincitore del Leone d’Oro nel 2002 Magdalene Peter Mullen ci portava all’interno delle case in cui venivano commesse atrocità nei confronti di ragazze ritenute “immorali”, Tim Mielants ci racconta l’altro lato della stessa medaglia: quello di un Paese che ha sempre chiuso gli occhi davanti al potere istituzionale Continua a leggere...
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FLOW

Non solo post-apocalitico ma post-umano, Flow è una fiaba silenziosa della durata inferiore a 90 minuti in cui l’assenza del dialogo non è mai un ostacolo. Non è l’uomo a doversi salvare, perché non c’è futuro per lui, ma può ancora esserci per gli esseri viventi che popolano la terra Continua a leggere...
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WICKED

Wicked si fa forte della scrittura dell'omonimo spettacolo di Broadway, scritto 20 anni fa da Stephen Schwartz e Winnie Holzman, della partecipazione di una delle popstar più popolari, Ariana Grande, e di un ingente carico produttivo. Colori pop, ironia, divertimento e una riflessione universale ed efficace sulla sorellanza e la diversità Continua a leggere...
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LET'S SCARE JESSICA TO DEATH - UN FANTASTICO IBRIDO TRA ROMAN POLANSKI E HARRY K​ÜMEL

John Hancock fonde il cinema polanksiano all’horror di Harry Kümel, in una insospettabile ma riuscitissima ricetta. È incredibile notare come Let’s Scare Jessica to Death abbia anticipato alcune grandi idee cinematografiche, perché se è vero che Hancock riprende molto dal cinema di Roman Polanski Continua a leggere...
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DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD

La fine del mondo del titolo è il nuovo millennio, quello che si sarebbe dovuto aprire con un bug informatico e il collasso tecnologico. Per Radu Jude il presente è in bianco e nero, grezzo e sovraesposto; mentre il passato è a colori, riprendendo un film del cinema romeno pre-rivoluzione, dove tutto viene impacchettato bellamente ma con le immagini che si immobilizzano diventando scattose. Continua a leggere...
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IL GLADIATORE II

Più che con il capitolo precedente, Il gladiatore II va paragonato al Napoleone (2023) di Ridley Scott. Non solo perché è il precedente film del regista e sembra avere molti punti in comune nell’analisi del potere e di come la grande epica storica si rifletta nella società odierna (XX e XXI secolo); ma, anche e soprattutto, perché lo sceneggiatore è lo stesso Continua a leggere...
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GIURATO NUMERO 2

Clint Eastwood non ha ancora finito di stupire perché all’età di 94 anni firma un’opera potente, un film che indaga le “zone grigie” del sistema giudiziario, un dramma ambientato in tribunale che fa del racconto processuale un pretesto per parlare della verità. Ma esiste una verità assoluta? E soprattutto, c’è giustizia nella verità? Continua a leggere...
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BIRTH/REBIRTH - FINO A CHE PUNTO SAREMMO PRONTI A SCENDERE A PATTI CON LA NOSTRA ETICA?

«Vivi. Muori. Ripeti.» recitava la tagline di Edge of Tomorrow una decina di anni fa. Una frase semplice e immediata, ma che riassume alla perfezione la struttura di fondo dell'esordio alla regia di Laura Moss (nota precedentemente più che altro come attrice) Birth/Rebirth, un film in realtà ben più complesso e spiazzante di tanti suoi parenti body horror con mad doctor Continua a leggere...
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ANORA

Se c’è un regista post-Quentin Tarantino capace di saper utilizzare la propria cinefilia come personale modello stilistico, quello è Sean Baker. Non è una questione citazionista o di omaggio verso il passato e il cinema che si ama; è una questione di conoscere profondamente il cinema dalla A alla Z Continua a leggere...
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LE VOURDALAK - L'INCUBO PATRIARCALE DAL RACCONTO DI ALKSEJ TOLSTOJ

Sarebbe ingiusto associare il bel film di Adrien Beau con l’episodio centrale del capolavoro di Mario Bava I tre volti della paura (1963), ma l’accostamento sorge naturale dato che il maestro nato a Sanremo è stato l’unico a trasporre direttamente il racconto di Tolstoj (Aleksej non Lev) su grande schermo Continua a leggere...
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LONGLEGS

Osgood Perkins ha riportato l’horror al suo stato primordiale. A volte non serve costruire artificiose soluzioni per spaventare, spesso basta giocare con le sensazioni insite nell’essere umano, e con le paure più basilari come il terrore del proprio passato o l’insicurezza nei confronti di chi ti sta accanto. Longlegs fa questo e lo fa molto bene, se poi si unisce la primordialità della paura all’eleganza formale del suo autore, il risultato non può che essere vincente. Continua a leggere...
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LATE NIGHT WITH THE DEVIL

Chi è il diavolo di cui parla il titolo del film? Un’entità spirituale, un uomo corrotto o la televisione come mezzo per assuefare ed ipnotizzare le masse? Late Night With The Devil è un film dalle premesse tutt’altro che banali: rifacendosi ai capolavori del found-footage (Cannibal Holocaust sopra tutti da cui riprende proprio i temi legati alla ricerca disperata dell’audience), mette in scena la diretta di una puntata di un Late Show televisivo andato in onda degli anni ‘70 Continua a leggere...
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TERRIFIER 3

Lo strano caso della saga di Terrifier. La creazione di Damien Leone partita in sordina con il primo insulso capitolo, dal nemmeno troppo successo commerciale e di critica, si sta ritagliando sempre più uno spazio nel panorama horror. Indubbiamente con il secondo e terzo capitolo c’è stato un miglioramento netto sia della qualità del film che dell’apprezzamento del pubblico Continua a leggere...
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HÄXAN - LA STREGONERIA ATTRAVERSO I SECOLI: IL PIONERISTICO CAPOLAVORO DI BENJAMIN CHRISTENSEN

Quando un film può essere definito “moderno” dopo oltre cent’anni dalla sua realizzazione, non si può far altro che catalogarlo come capolavoro.
Häxan - La stregoneria attraverso i secoli è un’opera che riscrive le regole cinematografiche del tempo, unendo la fiction alla ricostruzione storica, il metacinema all’orrore puro. Continua a leggere...
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WOMAN OF THE HOUR

L’esordio alla regia di Anna Kendrick dimostra che la forma narrativa più in voga dei tempi d’oggi sono i podcast true crime. Woman of the Hour ha quella struttura (compresa l’attrazione più per i serial killer che per le vittime) e al termine della pellicola la sensazione che si prova è esattamente quella che si prova una volta concluso l’ascolto di un podcast sui serial killer Continua a leggere...
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SATURDAY NIGHT

L’idea migliore del film di Jason Reitman è l’associazione tra il Saturday Night Live e la Polaroid, due creazioni rivoluzionarie e simbolo del capitalismo americano anni ‘70. Reitman riesce ad affiancarli attraverso una sequenza dove la Polaroid, tanto rinnegata prima in quanto oggetto da sponsorizzare, diventa necessaria Continua a leggere...
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VERMIN - SI POSSONO ANCORA FARE MONSTER MOVIE MODERNI

Avete presente il cinema di Ladj Ly? Il talentuoso regista che ha impressionato tutti nel 2019 con il suo esordio I Miserabili; unitelo al classico cinema di mostri e d’invasione, con archetipi riconducibili alla serie b anni ‘50; aggiungeteci un pizzico di Joe Dante e quella capacità che il maestro ha di mettere in scena ragazzi in contesti fantastici… il risultato di questa insospettabile ricetta è l’esordio di Sébastien Vaniček Vermin. Continua a leggere...
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THE SUBSTANCE

Era il 2017 quando Coralie Fargeat esordiva con Revenge, un film in cui il deserto si faceva teatro di vendetta per una ragazza che aveva subito una violenza sessuale. Già dal suo esordio la Fargeat aveva dimostrato la capacità di gestire vari generi come il thriller, il western, fino ad una escalation di violenza che vira nel puro exploitation, con tonnellate di sangue e gore per raccontare la violenza di genere ribaltando i ruoli di vittima e carnefice. Continua a leggere...
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MEGALOPOLIS

Sapevamo tutti che Megalopolis fosse una follia, sin da quando sono circolate le prime indiscrezioni sulla vendita da parte di Francis Ford Coppola delle proprie aziende vinicole per autoprodursi questo film tanto inseguito e sognato nel corso dei decenni Continua a leggere...
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THE APPRENTICE

All’inizio di Fahrenheit 11/9 (2018) il regista Michael Moore si chiede “Ma com’è possibile che Donald Trump sia diventato presidente degli Stati Uniti d’America?” Il geniale documentarista gira Fahrenheit 11/9 con lo scopo di analizzare l’influenza che l’imprenditore ha nei confronti degli americani, la sua forza mediatica e il suo sistema elettorale non del tutto lecito. Continua a leggere...
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DELLAMORTE DELLAMORE - TRENT'ANNI DALL'ULTIMA GRANDE IMMAGINAZIONE

In occasione del trentesimo anniversario del film di Michele Soavi, la Cat People riporta nelle sale Dellamorte Dellamore in versione restaurata. La casa di distribuzione non è nuova a queste operazioni dati i recenti (e di successo) ritorni in sala di: Cannibal Holocaust, Profondo Rosso, Suspiria e L’odore della notte Continua a leggere...
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ALL WE IMAGINE AS LIGHT - AMORE A MUMBAI

Il vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultima edizione del Festival del cinema di Cannes è una delicata analisi della frammentazione del Paese più popolato al Mondo, attraverso racconti intimi di donne costantemente in bilico tra l’essere affascinate dai costumi occidentali e provare terrore nei confronti dell’abbandono delle proprie radici culturali. Continua a leggere...
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IDDU

Fabio Grassadonia e Antonio Piazza decidono di non raccontare Matteo Messina Denaro, ma di rappresentare un avvenimento della sua vita (modificando i reali accaduti storici). Peccato che l’operazione Iddu risulta non soltanto sbagliata simbolicamente e, soprattutto, editorialmente Continua a leggere...
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IL ROBOT SELVAGGIO

Diretto dal regista di Lilo e Stich e Dragon Trainer, Chris Sanders si immerge nel romanzo di Peter Brown, adattando il racconto sul grande schermo attraverso una sorprendete animazione, in quello che è un dolcissimo film sulla coesistenza pacifica, l’amore incondizionato e il nostro futuro. Continua a leggere...
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LA BOCCA DELL'ANIMA

Riferendosi al capolavoro del 1963 di Brunello Rondi “Il demonio” il critico Fabrizio Fogliato ha instaurato la terza via (mancata) del cinema italiano. Quella direzione che alcune pellicole hanno intercettato fondendo il neorealismo e il cinema horror; due degli stili cinematografici apparentemente più distanti, ma che uniti creano delle opere spesso eccezionali e ricche di suggestioni. Continua a leggere...
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IL TEMPO CHE CI VUOLE

“Prima la vita e poi il cinema!” esclama Luigi, il padre di Francesca Comencini, sul set del suo Pinocchio, davanti agli occhi della piccola e dolce bambina che da grande racconterà quel momento in un film e farà di queste parole la chiave di lettura di tutto quanto. Perché se il padre raccontava mondi immaginari e favolosi, la figlia sceglierà la via dell’autobiografia, in un film che parla d’amore prima per il padre e poi per il cinema. Continua a leggere...
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PARTHENOPE

Dopo il successo di È stata la mano di Dio (forse il più grande in termini di apprezzamento dell’intera carriera del regista) Sorrentino torna ad essere ermetico, metaforico, a tratti frivolo e spocchioso, ma lo fa con un’eccezionale forza nella costruzione di sequenze capaci di restituire suggestioni e rappresentare delle idee Continua a leggere...
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REBEL RIDGE

Quanto sentivamo la mancanza di Jeremy Saulnier? Il regista esploso con Blue Ruin (2013) e Green Room (2015) mancava dalla regia di Hold the Dark (2018) una produzione Netflix che si era persa nel marasma delle distribuzioni cinematografiche della piattaforma di quel tempo. Continua a leggere...
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FAMILIA

Presentato nella sezione Orizzonti all’81ª edizione del Festival del cinema di Venezia, Familia è il terzo lungometraggio di Francesco Costabile (il secondo se si esclude la co-regia di In un futuro aprile). Continua a leggere...
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LOVE LIES BLEEDING

Dove saresti disposto a spingerti per amore? Quanto la tua mente e (in questo caso soprattutto) il tuo corpo è disposto a mutare per amore? Rose Glass dopo Saint Maud torna a toccare il genere, questa volta giocando con i cliché e gli stereotipi del filone legato al machismo degli anni ‘70-’80 Continua a leggere...
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M. IL FIGLIO DEL SECOLO

In una Venezia 81 quanto mai ricolma di racconti seriali, ecco presentarsi sul finire della manifestazione la sua stella più attesa, abbagliante e ambiziosa. M. Il figlio del secolo possiede la fattura del grande cinema, ma senza per questo discostarsi dai binari di una marcata scansione episodica di matrice letteraria. Il risultato è un prodotto dinamico e irriverente Continua a leggere...
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LIMONOV

Rivoluzionario anarchico o servo del potere? Sublime poeta o squallido maggiordomo? La parabola di Eduard Limonov raccontata da Kirill Serebrennikov è fatta di contraddizioni e ipocrisie, tra la patria mai rinnegata e un occidente da conquistare. Continua a leggere...
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THE NEW YEAR THAT NEVER CAME

Il film vincitore della sezione Orizzonti come Miglior film all’81ª edizione del Festival del Cinema di Venezia è un’opera che abbraccia la coralità per raccontare, in chiave comica, gli ultimi giorni del regime comunista rumeno di Ceaușescu. Continua a leggere...
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KJÆRLIGHET (LOVE)

L’idea di Kjærlighet (Love) è quella di associare due traumi: da una parte quello sentimentale, causato dal divorzio dei propri genitori e dalla mancanza di punti di riferimento, dall’altro quello sessuale, dovuto al terrorismo sociale e alla paura della malattia. Continua a leggere...
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DIVA FUTURA

Il cambio di prospettiva, l’umanizzazione di chi è sempre stato deumanizzato, l’indagine di una società contraddittoria che desidera ma nasconde, che necessita e poi condanna Continua a leggere...
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APRIL

Sia in Beginning che in April la cosa migliore è la sequenza iniziale. Il suo esordio iniziava con un lungo piano sequenza immobile all’interno di una chiesa durante una funzione che viene interrotta da una molotov Continua a leggere...
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MALDOROR

Il contesto sociale di Maldoror è quello dei polizieschi italiani degli anni ‘70. La base, ed è evidente, è Umberto Lenzi e il suo Milano odia: la polizia non può sparare, ciò che cambia è la produzione e l’idea ossessiva, quella deriva dal cinema americano (quello migliore). Questo inusuale mix risulta vincente nel film di Fabrice Du Welz. Continua a leggere...
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JOKER: FOLIE ​À deux

Il film più atteso e chiacchierato della Mostra, quello che tutti quanti erano curiosi di vedere anche se nessuno aveva il coraggio di ammetterlo; la cui domanda che seguiva ogni conversazione riguardante la pellicola era: “Ti è piaciuto il primo?” C’è chi lo amò, c’è chi lo odiò e poi Joker vinse il Leone d’oro nel 2019 e creò un precedente storico: un film tratto da un personaggio dei fumetti aveva ricevuto uno dei premi più prestigiosi del mondo creando un fenomeno di massa Continua a leggere...
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VERMIGLIO

Che Maura Delpero abbia uno stile e un tocco personale è indubbio. Vermiglio è la dimostrazione che la Delpero è un’ottima regista e che sa come inquadrare i sentimenti umani (soprattutto femminili). Ma quando si fa un film, entrano in gioco anche aspetti strutturali e di scrittura, in questo Vermiglio risulta carente e poco riuscito. Continua a leggere...
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THE ROOM NEXT DOOR

Un film in cui la morte è una vacanza dalla vita, in cui il dramma è l’esistenza e la pace è l’andare via, tanto non si è andati via mai completamente. Continua a leggere...
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QUEER

Esattamente come ha fatto David Cronenberg nel 1991, anche Luca Guadagnino ha capito che fare un film tratto da un libro di Burroughs è impossibile, ciò che va fatto non è un film tratto da un suo libro, ma è uno su di lui. Continua a leggere...
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LEURS ENFANTS APR​ÈS EUX

L’odio porta odio, la violenza causa violenza, di generazione in generazione è come un gene che viene tramandato da padre in figlio ed i figli ancora dopo di loro. Continua a leggere...
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BABY INVASION

La capacità di teorizzare e creare immagini unita alla voglia di sperimentare in un mondo che ormai sembra essersi assuefatto ai canoni standard del proprio mezzo. Continua a leggere...
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AINDA ESTOU AQUI

Quanto cuore ci ha messo Walter Salles in questo film. Come in Argentina, 1985 (2022) di Santiago Mitre anche qui c’è da fare i conti con il passato della propria nazione, delle ingiustizie perpetrare e della verità che deve riemergere per cercare di superare l’orrore della dittatura. Continua a leggere...
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THE BRUTALIST

Quando nei Festival arrivano film così tutti se ne accorgono, la kermesse sembra fermarsi per un attimo perché è arrivato quello che sbaraglia tutto e tutti. La sensazione che si percepisce è proprio questa, merito di Brady Corbet che realizza un capolavoro e concede al Festival il film americano dell’anno. Continua a leggere...
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THE ORDER

Il nuovo film di Justin Kurzel è di quanto più classico ci si può aspettare da un manhunt movie ma riesce a sfruttare questa classicità a suo favore. Nessuna sperimentazione, nessuna voglia di volare troppo in alto, The Order soddisfa lo spettatore grazie ad una compattezza tecnica e narrativa estremamente funzionale. Continua a leggere...
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CLOUD

Che Kurosawa fosse interessato agli sviluppi che la tecnologia (e in particolare il web) può comportare nella vita degli esseri umani lo si era notato dai tempi del meraviglioso Pulse (2001), un J horror straordinario, dove le paure (e le speranze) del nuovo millennio prendevano vita sotto forma di presenze fantasmatiche. Continua a leggere...
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TROIS AMIES

Dietro un’ingarbugliata serie di incontri relazionali si cela una storia di incomunicabilità umana, sia tra partner che nei rapporti amichevoli. Emmanuel Mouret decide di rappresentare questa incomunicabilità attraverso una fittissima dose di parole, dialoghi, discorsi che non vanno mai nella direzione risolutiva, questo affascinante controsenso è l’aspetto migliore del film di Mouret. Continua a leggere...
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BABYGIRL

Erotismo, desideri inconfessati, ironia e sequenze passionali con musichette anni ‘80: Babygirl è meno scandaloso e più semplicistico di quello che ci si poteva aspettare ma è interessante per cercare di inquadrare una regista (Halina Reijn) Continua a leggere...
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DISCLAIMER

Che mano, che penna, quanta intensità. La serie di Alfonso Cuarón presentata all’81ª edizione del Festival del Cinema di Venezia è folgorante. Sin dalla prima puntata la fine scrittura di Cuarón scombussola lo spettatore, ci vengono presentati diversi personaggi in alternati archi di tempo. Continua a leggere...
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EL JOCKEY

All’inizio sembra un film di Kaurismäki, con un protagonista incapace di gestire l’ambiente gangsteristico, continuamente nei guai per colpa di un autosabotaggio perenne. Continua a leggere...
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MARIA

Ormai Larraín ha trovato la sua ricetta perfetta: prendere una donna di potere dalla vita travagliata e indagare il suo dolore attraverso il cinema. Dopo Jacky e Spancer approda al Lido Maria, che con uno sguardo indulgente scava nel dolore di Maria Callas, interpretata da un Angelina Jolie che non riesce a scomparire dietro il personaggio, come se la diva di oggi (attrice) tentasse di mimetizzarsi nella diva di ieri (la Callas), purtroppo senza successo. Continua a leggere...
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beetlejuice beetlejuice

Tim Burton è tornato nel suo mondo, con le sue bizzarrie, i suoi giochi di luce e i suoi personaggi grotteschi. Ampliando un universo che era già suo senza snaturarlo, giocandoci e divertendosi senza inventare però nulla di nuovo. Continua a leggere...
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BLINK TWICE

Un film di serie B ma con il budget e nomi da grande produzione. Zoë Kravitz esordisce alla regia con un film che alterna buone intuizioni a trascuratezze narrative evidenti, in un composto che sembra non essere del tutto onesto e fedele a se stesso. Continua a leggere...
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MAXXXINE

Con la sua trilogia slasher Ti West ha cercato sempre di portare in scena qualcosa di diverso, in X: A Sexy Horror Story (2022) analizzava l’ossessione di possedere un corpo desiderabile e attraente, in Pearl (2022) metteva in scena la follia umana nata dall’oppressione e nell’ultimo capitolo della trilogia il regista ribalta il ruolo del male, analizzando l’estremismo religioso e il bigottismo americano. Continua a leggere...
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ALIEN: ROMULUS

Un ritorno alle origini, a quelle atmosfere che hanno reso grande la saga iniziata da Ridley Scott nel 1979 e proseguita da vari registi provenienti da tutto il mondo, da James Cameron e David Fincher, passando per il francese Jean-Pierre Jeunet. Continua a leggere...
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I SAW THE TV GLOW

Difficile incasellare in un solo genere I Saw The TV Glow, il film di Jane Schoenbrun in cui si sposano l’orrore e il fantastico, il dramma ed il coming of age, la nostalgia dei tanto amati anni 90’ qui calati in una veste nuova, illuminati dai colori al neon ma immersi in un’ atmosfera desolante, asettica e grottesca. Continua a leggere...
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TRAP

M. Night Shyamalan sembra aver affinato il suo stile. Abbandonando le strutture narrative finalizzate al colpo di scena scioccante il regista riesce a calibrare al meglio la sua regia, mostrando quanto è bravo dietro la macchina da presa ma facendolo sempre al servizio dei meccanismi di tensione del genere. Continua a leggere...
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DEADPOOL & WOLVERINE

Cosa può fare oggi la Marvel (in quanto franchise) se non auto-analizzarsi? Riflettere su quel che è stata, sui suoi errori e successi? Giocare con i propri cliché, ironizzare su sé stessa, dissacrarsi e smascherarsi. Continua a leggere...
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GLI INDESIDERABILI

Les Misérables (2019) è stato un esordio indimenticabile, uno di quelli dal forte impatto e che da la sensazione allo spettatore di aver visto qualcosa di realmente innovativo. Ladj Ly torna in sala con Gli Indesiderabili (Bâtiment 5), sicuramente meno bello del precedente ma con tanto grande cinema al suo interno. Continua a leggere...
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WHEN EVIL LURKS

Come si valutano i film pandemici usciti dopo il Coronavirus? Se prima del 2020 vedevamo questi film con uno sguardo estraneo “Cosa potrebbe succedere se… ma tanto non accadrà mai”, post pandemia è cambiato il nostro modo di percepire queste pellicole, soprattutto se estreme, terrificanti e spaventose. Continua a leggere...
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DOSTOEVSKIJ

Difficile incasellare Dostoevskij sotto svariati punti di vista. I fratelli D’Innocenzo non realizzano propriamente una serie (Dostoevskij non ha perlomeno il linguaggio televisivo standard di una serie ) ma non è considerabile nemmeno un film, (data la durata e la peculiare distribuzione). Continua a leggere...
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IMMACULATE

Il film di Michael Mohan ha la sfortuna di arrivare dopo Omen - l’origine del presagio. Il film di Arkasha Stevenson aveva sorpreso per la sua capacità di modernizzare un classico del genere e ha rivelato il talento della giovane regista. Continua a leggere...
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HOLY SHOES

Holy Shoes - storie di oggetti e di anime è il primissimo film di Luigi Di Capua. Quanto la nostra identità cambia in base agli oggetti che ostentiamo e quanto, invece, ne risente la nostra anima? Siamo ciò che indossiamo e che ci fa sentire parte di uno status symbol o c’è di più? Continua a leggere...
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HIT MAN

Ancora una volta un incontro folgorante. Nel cinema di Richard Linklater conoscere nuove persone cambia sempre il proprio essere: che sia tra Jesse (Ethan Hawke) e Celine (Julie Delpy) nella trilogia iniziata con Before Sunrise (1995) e conclusa con Before Midnight (2013) Continua a leggere...
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RACCONTO DI DUE STAGIONI

Quanta teoria cinematografica è presente nell’ultima pellicola di Nuri Bilge Ceylan. Il grande regista turco non soltanto è capace di piegare le regole registiche a suo piacimento, ma in quest’opera dimostra di saperlo fare anche con quelle narrative. Continua a leggere...
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A QUIET PLACE - GIORNO 1

Non aggiunge nulla (o quasi) alla saga principale, né narrativamente, né stilisticamente, ma A Quiet Place - Giorno 1 si rivela essere un inusuale e ben realizzato prodotto cross mediale. Il film diretto da Michael Sarnoski utilizza metodi semplici per creare tensione ed empatia, non rinnegando mai il proprio essere B movie anzi, fa di questa appartenenza il proprio punto di forza. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 9 - LE CLASSI SOCIALI DAL PRINCIPIO IN YASUJIR​Ō OZU E LA BABILONIA DI DAMIEN CHAZELLE

Come se non fosse un caso, l’ultimo giorno di Festival si è aperto con la proiezione del film più datato a cui abbiamo assistito in questa edizione: Sono nato, ma… di Yasujirō Ozu (1932) e si è concluso con quello più moderno: Babylon di Damien Chazelle (2022) Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 8 - IL PERFETTO NOIR SUL CONFINE DI ORSON WELLES E IL MUSICAL RIVOLUZIONARIO DI JACQUES DEMY

Nel nostro ottavo giorno di Festival abbiamo assistito alla proiezione di uno dei capolavori più importanti di Orson Welles e allo splendido musical di Jacques Demy scelto come copertina dell’XXVIII edizione del Cinema Ritrovato. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 7 - I FANTASMI DEL PASSATO NEL NOIR DI ​FRANÇOIS TRUFFAUT E L'EPICA EPOPEA DI AKIRA KUROSAWA

Abbiamo assistito ai restauri di Tirate sul pianista (1960) e I sette samurai (1954), pellicole diretta da due dei registi più importanti di sempre: François Truffaut e Akira Kurosawa. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 6 - LA STAMPA DEI PADRONI IN MARCO BELLOCCHIO E LE CONSEGUENZE DELL'ATOMICA SECONDO ISHIRō HONDA

Il sesto giorno di Festival si è aperto con Marco Bellocchio che ha presentato il restauro in 4k di Sbatti il mostro in prima pagina (1972) e si è concluso con il capolavoro dei monster movie di Ishirō Honda: Godzilla (1956) Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 5 - I RICORDI COLONIALI DI MOHAMMAD MALAS, IL BIZZARRO ESORDIO DI LUCA GUADAGNINO E IL FOLGORANTE INCONTRO DI ANTONIO PIETRANGELI

Il nostro quinto giorno di Festival si è aperto con Mohammad Malas che ha presentato il suo El Leil, è proseguito con l’esordio di Luca Guadagnino: The Protagonists e si è concluso con la proiezione in Piazza Maggiore di La visita del grande Antonio Pietrangeli. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 4 - UOMINI SENZA DIO IN DALTON TRUMBO, MICHAEL HANEKE E ROBERT WISE

Siamo arrivati al giro di boa del Festival. Abbiamo assistito a tre proiezioni nel corso della quarta giornata: il capolavoro di Dalton Trumbo con il suo unico lungometraggio da regista, il film nascosto di Michael Haneke e il cult horror di Robert Wise. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 3 - I FANTASTICI DELIRI DI HARRY K​ÜMEL

Il nostro terzo giorno di Festival è stato interamente dedicato alle opere di Harry Kümel. Il regista belga è al Festival per presentare i restauri delle sue due pellicole più celebri: La vestale di Satana (1971) e Malpertuis (1971) Continua a leggere...
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IL CINEMA RITROVATO 2024: GIORNO 2 - GLI AMORI E LE PASSIONI DI ESTER KRUMBACHOVÁ, CHANTAL AKERMAN E WIM WENDERS

Il secondo giorno di Festival è stato all’insegna delle relazioni sentimentali; siamo stati alle proiezioni di tre film che, in maniera diversa, analizzano il rapporto tra uomo e donna. Continua a leggere...
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IL CINEMA RITOVATO 2024: GIORNO 1 - TRIONFA IL GENERE CON SUZUKI, SAUL BASS E SERGIO MARTINO

Il nostro primo giorno di Festival è all’insegna del cinema di genere, con tre opere diversissime fra loro ma che condividono (ribaltando e innovando) l’utilizzo di stilemi narrativi tipici del genere di appartenenza: il gangster, la fantascienza e il thriller all’italiana. Continua a leggere...
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ASPETTANDO IL CINEMA RITROVATO

Piazza Maggiore di Bologna si è trasformata nel cinema più bello del mondo. Come tutte le estati la suggestiva location bolognese si riempie di persone volenterose di assistere a proiezioni impagabili, in attesa che il Festival del Cinema Ritrovato inizi la redazione di Addiction Cinema vi porterà all’interno di questo incredibile e unico Festival, con articoli e speciali giornalieri. Per cominciare vi raccontiamo le due eccezionali proiezioni che abbiamo vissuto in Piazza Maggiore. Continua a leggere...
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The bikeriders

Più che Easy Rider (Dennis Hopper, 1969) la base sembra essere Quei bravi ragazzi (Martin Scorsese, 1990). Come nel capolavoro di Scorsese, anche qui c’è una donna borghese che per amore del proprio uomo cerca di comprenderlo, di ambientarsi in un mondo che non le appartiene, da un lato affascinata e dall’altro impossibilitata ad accettare del tutto un modo di vivere così estremo, così diverso. Continua a leggere...
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INSIDE OUT 2

Il nuovo capitolo di Inside Out diretto da Kelsey Mann, non può certo puntare sull’effetto “novità” del primo capitolo ma sfrutta la sua vincente struttura narrativa, preservando e poi ampliando il suo contenuto, esplorando nuove emozioni (quelle di una Riley ormai in piena pubertà) e nuove dinamiche tra tempeste ormonali e crisi adolescenziali. Continua a leggere...
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KNEECAP

Una delle metafore più note nel mondo hip-hop è quella del microfono come arma, molti rapper puntano il mic come se fosse una calibro 9. L’importanza dei testi, delle parole come proiettili. In Kneecap il rap è un’arma sociale, uno strumento per collegare una Nazione frantumata e per rivendicare quanto sia importante l’appartenenza culturale. Continua a leggere...
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QUATTRO FIGLIE

L’importanza di raccontare una storia utilizzando qualsiasi forma narrativa necessaria: quando serve il documentario si utilizza il documentario, quando è necessario optare per la finzione si passa alla finzione, e quando servono video d’archivio si utilizzano i video d’archivio. In Quattro Figlie nessuna forma narrativa ha più valore dell’altra; tutto è amalgamato alla perfezione con lo scopo di condividere attraverso il cinema un racconto. Continua a leggere...
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THE SWEET EAST

Un coming of age, un road movie, una satira sociale, un viaggio surreale nell’America più grottesca: questo e molto altro è The Sweet East, presentato in anteprima al Biografilm Festival 2024. Sin dai primi minuti del film il regista Sean Price Williams e lo sceneggiatore Nick Pinkerton sembrano attingere alla favola che più di tutte si sposa con la storia di formazione: Alice nel paese delle meraviglie Continua a leggere...
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L'ABBé PIERRE

La struttura è quella del più classico biopic: raccontare un uomo dalla sua gioventù fino agli ultimi giorni di vita evidenziando i momenti più importanti. L’Abbé Pierre fa questo (e lo fa bene, fa conoscere la figura di Henri Grouès e catalizza la curiosità su di essa), ma il film di Frédéric Tellier funziona davvero quando cerca di ribaltare con la descrizione cinematografica la figura di Abbé Pierre attraverso i media e la ricezione pubblica dell’uomo, trasformando l’Abbé Pierre più in una rockstar che in un misericordioso attivista. Continua a leggere...
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LA MORTE ​È UN PROBLEMA DEI VIVI

“La morte è un problema dei vivi” afferma il ludopatico ed immaturo Risto (Pekka Strang), mentre si trova a bordo del suo carro funebre intento a svolgere il suo lavoro da becchino; poco prima ha rubato i gioielli dal cadavere che trasporta perché ogni espediente è buono per guadagnare del denaro (anche con i metodi più estremi e deumanizzanti) Continua a leggere...
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THE ANIMAL KINGDOM

Il cinema fantastico europeo sembra stia prendendo una direzione ben definita; le opere più interessanti del genere nel vecchio continente sono racconti di formazione che attraverso la metamorfosi del corpo analizzano la crescita adolescenziale. Continua a leggere...
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HORS DU TEMPS

Anche Olivier Assayas ha fatto il film su se stesso. Probabilmente l’autobiografia o l’autorappresentazione di se è uno dei temi cinematografici più in voga, con una sfilza di autori che hanno deciso di autorappresentarsi attraverso l’utilizzo di un alter ego cinematografico. Continua a leggere...
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kinds of kindness

Dopo il successo di Povere Creature! saranno gli amanti del Lanthimos degli esordi ad apprezzare Kinds of Kindness, un’opera che trae linfa dai primi lavori del regista greco, quando andava alla ricerca di un’asetticità formale mentre esplorava il lato più oscuro dell’essere umano nella maniera più cinica e macabra possibile. Continua a leggere...
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EILEEN

Si inizia a vedere un pattern stilistico molto chiaro dal secondo lungometraggio del regista William Oldroyd: l’esordio Lady Macbeth (2016) e la seconda opera Eileen, all’apparenza due opere dissimili, hanno in comune molto più di quel che sembra. Continua a leggere...
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SEAN BAKER: LA PALMA D'ORO ALLA CINEFILIA - SPECIALE

​Si è conclusa la 77a edizione del Festival del cinema di Cannes, la giuria presieduta da Greta Gerwig ha assegnato la Palma d’oro ad Anora, il nuovo film diretto da Sean Baker.
Il giovane regista americano al suo ottavo lungometraggio trionfa sulla croisette; una vittoria che sa di consacrazione per un regista che in poco tempo è riuscito a catturare l’attenzione dell’industria cinematografica attraverso eccezionali ritratti delle nuove generazioni. Continua a leggere...
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MARCELLO MIO

La rivincita dei “nepo-boy” alla ricerca della propria identità. Con dolcezza e onestà intellettuale Christophe Honoré decide di far diventare Chiara Mastroianni suo padre Marcello, ripercorrendo i suo film più significativi e rapportandosi con le persone che fanno parte della vita di Chiara e hanno fatto parte di quella di Marcello. Continua a leggere...
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Furiosa: a mad max saga

Cos’era Mad Max: Fury Road se non l’apice del western post-moderno? Il culmine dell’action movie di oggi? E cos’è Furiosa se non la definizione di epica? Una storia articolata in vari atti (che non sono altro che varie imprese) volte a far evolvere e cambiare un personaggio, farlo crescere per poi, definitivamente, definirlo “eroe” Continua a leggere...
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IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE

La sequenza migliore di Il regno del pianeta delle scimmie è nel primo vero incontro tra l’umano e la scimmia, quando il ribaltamento dei ruoli viene messo in scena attraverso l’umano che si comporta da animale e la scimmia da uomo. Continua a leggere...
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I DANNATI

Non sempre i registi di documentari si trovano a proprio agio con la fiction. Presentato nella sezione Un Certain Regard alla  77ª edizione del Festival del cinema di Cannes, I Dannati è l’esordio al cinema di finzione di Roberto Minervini. Il regista cerca di piegare la fiction al suo stile documentaristico, decidendo di non adattarsi al nuovo linguaggio ma non riuscendo mai a trasmettere una forza narrativa o visiva allo spettatore. Continua a leggere...
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Palme d'oro memorabili del nuovo millennio - speciale cannes 

La 77ª edizione del Festival del cinema di Cannes partirà il 14 maggio, con la chiusura della kermesse e l'assegnazione della Palma d'oro prevista per il 25. In questo speciale dedicato al Festival abbiamo scelto alcune della Palme d'oro più memorabili del nuovo millennio. Continua a leggere...
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SPECIALE - ROGER CORMAN: L'UOMO DELLA RIVOLUZIONE

Dietro il movimento che più ha cambiato il cinema americano nel corso del novecento c’è il suo nome. All’ombra del rinnovato modo di fare cinema con poco ma senza trascuratezza c’è il suo nome. Se il cinema fantastico ha fatto passi avanti nel raggiungere quello status critico che tanto noi amanti del genere pretendiamo e desideriamo è grazie al suo nome. Continua a leggere...
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Mothers' instinct

Tutto è apparecchiato ottimamente nel thriller di Benoît Delhomme, remake del film belga Doppio sospetto (2018) di Olivier Masset-Depasse, cucito sul corpo e la presenza di due star internazionali, che spesso hanno interpretato lo stereotipo della madre americana perfetta. Continua a leggere...
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IL GUSTO DELLE COSE

La cucina come forma d’amore e altruismo: appagare i sensi dell’altro, curarsi dei minimi dettagli di ogni pietanza, prestare attenzione e minuziosità ad ogni gesto, assaporarne lentamente ogni boccone. Continua a leggere...
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UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO

All’inizio è un Coming of Age capace di raccontare le tensioni e le ansie di un giovane studente alle prese con la maturità e con le prime pulsioni amorose; nel mentre si trasforma in un film politico, con la voglia di mettere in scena le ipocrisie dell’Ungheria di Orbán; diventa una pellicola sul mestiere e su quanto può cambiare un avvenimento a seconda del punto di vista e finisce da dove è iniziato, con la spensieratezza di una generazione incolpevole. Continua a leggere...
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CONFIDENZA

​Guardando il nuovo film di Daniele Luchetti, non può non venire in mente il cinema di Marco Bellocchio, soprattutto nella rappresentazione della nevrosi umana attraverso le immagini.
Ma ciò che viene meno in Confidenza, è quella capacità che Bellocchio ha nel descrivere l’Italia, le istituzioni e i rapporti sociali. Continua a leggere...
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CHALLENGERS

“Il tennis è una relazione” sono le parole di Tashi (Zendaya) rivolte ad Art (Mike Faist) e Patrick (Josh O’Connor). Ma la verità è che non servono parole per descrivere quello che Luca Guadagnino ci fa sentire e vedere per tutta la durata della pellicola: lo sport rappresentato come una connessione tra corpi e menti che cresce sempre di più, tra sguardi, urla e liquidi corporei. Continua a leggere...
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CIVIL WAR

Per Alex Garland l’evoluzione è al centro delle sue opere: in Ex Machina (2014) il progredire tecnologico crea nuove forme di vita coscienti e in Annientamento (2018) una colonizzazione aliena ha creato una nuova specie. Attraverso le sue pellicole Garland analizza il presente attraverso l’immediato futuro, quasi sempre senza porre fiducia nell’essere umano. Continua a leggere...
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GLORIA!

Quante compositrici talentuose si sono dimenticate o perse nel tempo? Quanta musica non è mai arrivata alle nostre orecchie e quanti talenti sono stati ostracizzati? Margherita Vicario, cantautrice, attrice ed ora anche regista, si è posta queste domande, ricercando tra i libri le storie dimenticate di voci femminile inascoltate del passato e da questa ricerca nasce Gloria! Continua a leggere...
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OMEN - L'ORIGINE DEL PRESAGIO

Quando la Monkeypaw di Jordan Peele ha dato in mano a Nia DaCosta Candyman (2021), la scelta ha premiato e ha fatto scuola. Il film ha modernizzato l’universo Candyman, ed è riuscito nel suo intento di servirsi del prodotto per parlare di rappresentazione e diritti degli afroamericani. Continua a leggere...
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Monkey man

Dev Patel si prende completamente carico di un action movie senza tregua in salsa John Wick con dei forti riferimenti alla situazione politico-religiosa dell’India moderna. Continua a leggere...
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IL MIO AMICO ROBOT

Pablo Berger fonde il meglio della serialità animata americana post duemila. Da BoJack Horseman prende, non solo l’antropomorfizzazione dei propri personaggi, ma anche le inconfondibili tematiche sulla solitudine e depressione (anche se in Il mio amico robot è tutto più accessibile e levigato rispetto alla serie di Bob-Waskberg). Da Futurama assorbe alcune idee visive ed estetiche (immediata la somiglianza tra Bender e il robot di Berger). Continua a leggere...
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TATAMI

L’esordio di Zar Amir Ebrahimi e Guy Nattiv è stata la sorpresa dell’ultima edizione della mostra del cinema di Venezia. La folgorazione è immediata: un’inquadratura sul volto di Leila (Arienne Mandi), giovane judoka iraniana, e su quello di Maryam (Zar Amir Ebrahimi, anche co-regista del film), la sua allenatrice, insieme le due sono in viaggio verso i mondiali di Judo. In sottofondo una canzone hip-hop vecchio che serve a dare la carica alla lottatrice. Continua a leggere...
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SPECIALE - IL DEMONIO DI BRUNELLO RONDI

Nella filmografia italiana è quasi un unicum, sicuramente lo era all’epoca, ma Il Demonio di Brunello Rondi è facilmente rilegabile nelle pellicole “mai esistite”. Eppure è stato fonte d’ispirazione per cineasti ben più noti, che hanno spremuto l’opera del regista e ne hanno estratto materia su cui lavorarci. Continua a leggere...
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ANOTHER END

Nel film fantascientifico di Piero Messina è possibile elaborare il lutto attraverso un’innovativa tecnologia chiamata Another End, che permette di impiantare nel corpo vivente di un volontario i ricordi vissuti da un defunto, in modo tale da dare il tempo ai suoi cari di dirgli addio e processare il dolore Continua a leggere...
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I DELINQUENTI

Nessuna nazione sta vivendo una rivoluzione cinematografica quanto l’Argentina. El Pampero Cine, la casa di produzione resa nota da Mariano Llinás e Laura Citarella, ha creato una nuova forma cinematografica. L’ha fatto mettendo alla base la libertà, sia formale, che contenutistica. Continua a leggere...
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LOS COLONOS

Il cinema western di oggi non può che non fare i conti con il western di una volta: se gli indiani colonizzati nei film di John Ford come sosteneva Tarantino: “erano presentati senza volto e uccisi come zombie”, il cinema western di oggi si pone il compito di restituirgli volto e voce. Continua a leggere...
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MEMORY

Lei cerca in tutti i modi di dimenticare il suo passato, lui di ricordarlo. Ad unire Sylvia (Jessica Chastain) e Saul (Peter Sarsgaard) è la memoria, per la prima fonte di trauma causa un’infanzia all’insegna di abusi e una più recente dipendenza dall’alcool. Continua a leggere...
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DRIVE-AWAY DOLLS

Quando Thelma e Louise incontra il grande Lebowski in un folle road movie queer, sboccato e privo di ogni freno inibitorio nasce il film di Ethan Coen e Tricia Cooke: Drive-Away Dolls. Un film che si compiace della sua giocosa libertà, che vuole divertirsi e non fa nulla per nasconderlo, che utilizza la trasgressione più spinta per colpire chi quella libertà vorrebbe reprimerla. Continua a leggere...
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AMERICAN FICTION

Sin dal titolo capiamo che l’esordio di Cord Jefferson ha tutte le intenzioni di svelare l’ipocrisia americana, la sua finzione e il suo modo forzato di includere la rappresentazione black. Thelonious “Monk” Ellison (Jeffrey Wright) è un professore e scrittore in difficoltà, sia nell’ambito scolastico che in quello editoriale. Continua a leggere...
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ESTRANEI

Rifugiandosi in un passato che non è mai stato vissuto, Adam (Andrew Scott) uno sceneggiatore trasferitosi da poco a Londra, ricrea i momenti che più lo hanno segnato, in un’infanzia parzialmente felice ma che gli è stata sradicata dalla morte dei suoi genitori. Lutto che Adam non è mai riuscito a superare, costringendolo ad una vita solitaria e priva di relazioni. Ma quando alla sua porta si presenterà Harry (Paul Mescal) un attraente vicino di casa, la solitudine di Adam potrà finalmente terminare. Continua a leggere...
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DUNE - PARTE DUE

Prendersi il tempo di raccontare le storie, di approfondire ogni carattere, di indagare ogni sfumatura e caratteristica di un mondo nuovo, prendersi il tempo necessario per raccontarne la grandezza e complessità. È quello che ha fatto Denis Villeneuve con il primo capitolo di Dune Continua a leggere...
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LA SALA PROFESSORI

Ancora una volta l’ambiente scolastico è un microcosmo che descrive la società. Così come in La Classe (2008) di Laurent Cantet, vincitore della Palma d’Oro, e nel film vincitore di Orizzonti all’ultima edizione del Festival del cinema di Venezia: Explanation for Everything (2023) diretto da Gábor Reisz, anche nel film di İlker Çatak la scuola e le dinamiche che vengono a crearsi nei rapporti tra professori e alunni. Continua a leggere...
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orsi d'oro memorabili - speciale berlinale

Abbiamo selezionato otto, rappresentativi, film che si sono aggiudicati l’Orso d’oro nel corso di questi settantaquattro anni di Festival. Premi che hanno lanciato le carriere di futuri geniali cineasti Continua a leggere...
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FINALMENTE L'ALBA

Roma 1953, la ventenne Mimosa (Rebecca Antonaci) proviene da una famiglia di umili origini ed è promessa sposa ad Angelo. Il cinema però è una valvola di distrazione in una vita monotona e già scritta, quando la ragazza accompagnerà la sorella ad un provino a Cinecittà verrà immediatamente notata dalla star Josephine Esperanto. Continua a leggere...
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UPON ENTRY - L'ARRIVO

L’esperienza personale dei registi di Caracas Juan Sebastián Vasquez e Alejandro Rojas viene trasportata sullo schermo. I due indagano sulle problematicità che una persona sudamericana ha nell’entrare in USA Continua a leggere...
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HOW TO HAVE SEX

L’esordio di Molly Manning Walker affonda la sua narrazione nell’esperienze estive di tre ragazze che partono per una vacanza alla ricerca del divertimento, di avventure sessuali (che per Tara, la protagonista, sarebbe la prima volta) e di relazioni personali con altri ragazzi. Continua a leggere...
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past lives

Nora e Hae Sung sono due amici d’infanzia costretti a separarsi dopo che la famiglia di Nora emigra dalla Corea del Sud. Anni dopo si ritrovano, passano giornate intere a videochiamarsi ma entrambi sanno che in quel momento delle loro vite sarebbe impossibile stare insieme. Continua a leggere...
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LA ZONA D'INTERESSE

​All’interno di una villa borghese si susseguono problemi quotidiani: litigi conviviali, ruffe tra fratelli…momenti che si alternano ad episodi di quiete tipici di un nucleo familiare: la pesca, la cura del giardino e le feste in piscina Continua a leggere...
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YANNICK

L’opera di Quentin Dupieux presentata al Festival di Locarno dalla durata di soli 67 minuti è un travolgente Kammerspiel ambientato in un teatro parigino durante la rappresentazione di una noiosa e soporifera commediola, la cui trama gira intorno ad un triangolo amoroso. Continua a leggere...
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The holdovers

Ancora una volta, nel cinema di Alexander Payne, è presente l’incontro tra due generazioni all’apparenza inavvicinabili, ma che soltanto passando del tempo insieme, e conoscendosi davvero, possono scoprire svariati punti in comune. In Nebraska (2013) il rapporto da ricostruire era tra padre e figlio, in The Holdovers è tra Paul, un professore “vecchio stile” e Angus, un ragazzo costretto a passare le feste di Natale a scuola. Continua a leggere...
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la societÀ della neve

Visto il tema delicato è notevole come, trattando eventi realmente accaduti, seguendo pedissequamente i fatti senza tralasciare i più piccoli dettagli, si possa realizzare un film come La società delle neve: rispettoso ma allo stesso tempo esaltante. Continua a leggere...
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chi segna vince

La sequenza migliore di Chi segna vince è strettamente legata all’importanza di un’impresa sportiva, soprattutto se essa fa scaturire un motivo d’orgoglio per la Nazione e per i protagonisti che hanno vissuto quel momento. Continua a leggere...
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IL RAGAZZO E L'AIRONE

Un viaggio formativo alla scoperta di se stessi. Il ragazzo e l’airone ha una cornice narrativa semplicissima, ma al suo interno nasconde una moltitudine di temi cari al maestro Miyazaki; la grandiosità è quella di veicolare queste chiavi di lettura senza appesantire il racconto o metaforizzare il film fino alla retorica e all’ermetismo più radicale. Continua a leggere...
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i migliori film del 2023

Il 2023 è stato un anno di parziale rinascita per le sale. Il fenomeno globale del Barbenheimer e quello nazionale di C'è ancora domani, hanno contribuito a risollevare gli incassi delle sale cinematografiche. Il nostro 2023 è stato ricco di meravigliose opere che, aldilà del botteghino, meritano di essere citate in questa lista dei migliori film usciti quest'anno.
I film sono in ordine di uscita e non di gradimento. Continua a leggere...
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saltburn

Emerald Fennell dopo Promising Young Woman, film in cui indagava le dinamiche di potere tra uomo e donna, torna a parlare di potere. Questa volta lo fa, se possibile, con un pizzico di perversione e follia in più Continua a leggere...
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foglie al vento

Le anime perse del cinema di Aki Kaurismaki. Anime che possono redimersi soltanto grazie ad un rapporto umano ed esattamente come in Ho affittato un Killer (1990) è l’amore l’unico mezzo con cui le persone possono davvero iniziare a vivere. Continua a leggere...
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20.000 specie di api

Fatica ad ingranare, ma quando lo fa non smette mai di colpire, per delicatezza e maestria nel mostrare cosa significa non sentirsi nel corpo giusto. Continua a leggere...
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Trenque Lauquen

Un'oggetto misterioso, Trenque Lauquen è un "ufo" cinematografico. 260 minuti (distribuito in due parti da 120 l'una) di mistero, non semplicemente narrativo ma anche e sopratutto formale. Continua a leggere...
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i migliori film in uscita nel 2024

Il 2023 volge al termine, è stato un anno pieno di cinema e anteprime per la redazione di Addiction Cinema. Ecco una lista dei migliori film presentati ai Festival che sbarcheranno nelle sale italiane nel corso del 2024. Continua a leggere...
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un anno difficile

Un anno difficile è la nuova commedia dei registi Olivier Nakache e Éric Toledano, dopo il successo di Quasi amici tornano con un film dalle tematiche più attuali che mai, tra eco-ansia, consumismo compulsivo e pandemia Continua a leggere...
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il cielo brucia

Alla domanda di Paula Beer “ma come posso innamorarmi di uno stronzo”? Christian Petzold le ha risposto “è uno stronzo disperato, e il cinema ama i disperati” Continua a leggere...
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LA CHIMERA

La chimera di Arthur (Josh O'Connor), il personaggio protagonista del nuovo film di Alice Rohrwacher, è un sogno ricorrente di una donna del passato, compare e scompare nei suoi sogni Continua a leggere...
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napoleon

Napoleon di Ridley Scott non è un film sulla Francia. Dalla decapitazione di Maria Antonietta, fino alla disfatta di Waterloo, passando dalla vittoria di Austerlitz e dalla inguardabile campagna bellica in Russia, è tutto mostrato dal punto vista di Napoleone. Ogni vittoria è sua, non della Francia, e tutte le sconfitte, sono le sue sconfitte. Continua a leggere...
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bottoms

Bottoms è il Suxbad del 2023. L’ormai cult di Greg Mottola era una commedia ambientata nelle high school americane, e come di consueto in questo genere di pellicole, il focus era sempre quello: un gruppo di “sfigati” che cercano di far perdere la verginità delle ragazze di status superiore. Continua a leggere...
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dream scenario

Paul Matthews (Nicolas Cage) è un uomo comune, una faccia come tante, un anonimo professore di biologia che improvvisamente verrà travolto da un’ondata di popolarità senza che lui abbia effettivamente fatto qualcosa per riceverla. ​Continua a leggere...
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the old oak

Essere una vecchia quercia significa resistere, nonostante tutto ciò che ti accade, anche se la comunità non è dalla tua parte e le finanze sono quelle che sono. Vecchie querce sono T.J. (Dave Turner) e Yara (Ebla Mari), il primo un temprato inglese, gestore di un pub: il “The Old Oak” Continua a leggere...
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MISERICORDIA

Il nuovo film di Emma Dante si apre con la violenza di un uomo su di una donna mentre sullo sfondo il mare si infrange sugli scogli della Sicilia. Continua a leggere...
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CLUB ZERO

È davvero complicato sbagliare tutto in un film. Jessica Hausnuer, però, con tanto impegno, è riuscita nell’impresa di realizzare una pellicola completamente delirante, senza nessun aspetto positivo Continua a leggere...
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C'è ANCORA DOMANI

Quello di Paola Cortellesi è un esordio che attinge al passato per parlare al presente. L’estetica e il contesto del neorealismo rosa si unisce allo stile della commedia all’italiana in un film che parla del tempo Continua a leggere...
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ANATOMIA DI UNA CADUTA

Anatomia di una caduta è un film sulla mancanza e la negazione di qualcosa: che sia la verità, che siano prove durante un processo, che sia la comunicazione in famiglia o la vista di un bambino semicieco. Continua a leggere...
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KILLERS OF THE FLOWER MOON

Ancora una volta Martin Scorsese indaga sulla nascita degli Stati Uniti d’America, sul sangue che è stato versato e sulla sofferenza dei popoli che erano presenti dal principio su quel territorio Continua a leggere...
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PERFECT DAYS

Lo sguardo di Wim Wenders in Perfect Days si posa con la stessa dignità e delicatezza sia sul verde delle foglie degli alberi di Tokyo che sui gabinetti della città, puliti e igienizzati con un’insolita cura e minuziosità dall’inserviente protagonista. Continua a leggere...
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SICK OF MYSELF

Individualismo e narcisismo per Kristoffer Borgli sono il binomio perfetto per descrivere la contemporaneità e lo dimostra con il suo nuovo film Sick of myself Continua a leggere...
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La moglie di tchaikovsky

La Russia, quella Nazione che Kirill Serebrennikov non sente più sua. Rifugiato in Occidente dopo anni di lotta contro il proprio governo, tra carcere e divieti di produrre qualsiasi opera audio-visiva, il talentuoso regista torna a Cannes e racconta la storia di Antonina Continua a leggere...
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kafka a teheran

Una città che si sveglia all’alba, pronta ad essere vissuta dai suoi cittadini. Ma quella città è vittima di un regime che nella quotidianità inferisce contro chi vuole vivere nel proprio Paese: l’Iran. Continua a leggere...
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TALK TO ME

Talk to me è l’opera prima di Danny e Michael Philippou. I due giovanissimi registi devono la loro bravura con la macchina da presa anche ad un passato da Youtuber Continua a leggere...
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The creator

The Creator è figlio di Avatar e Blade Runner, dal primo prende il bellicismo americano nei confronti di una nuova specie, dal capolavoro di Ridley Scott l’umanizzazione di qualcosa che, soltanto in teoria, umano non è. Continua a leggere...
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enea

Chi vuole giocare a fare il gangster? Nella sua seconda regia Pietro Castellitto ci proietta (di nuovo) nella sua Roma Nord, fatta di legami famigliari e di persone fuori posto. Il gangster è una figura affascinante e immorale. Continua a leggere...
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STRANGE WAY OF LIFE

Il nuovo film di Pedro Almodòvar è un cortometraggio di 31 minuti in cui il regista spagnolo smaschera il macismo tipico del genere Western sovvertendolo attraverso l’amore tra due uomini.  Continua a leggere...
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THE GREEN BORDER

Agnieszka Holland porta in concorso all’ottantesima edizione del Festival del cinema di Venezia un’opera fortemente politica e di denuncia, non elemosinando nel mostrare il dolore delle persone, anzi lo rende protagonista del film.  Continua a leggere...
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The Fire Within

The fire within "l fuoco dentro", quello di Maurice e Katia Krafft, che poi è lo stesso che ha dentro Werner Herzog. Sì, perché con il suo ultimo documentario il grande regista tedesco sembra volerci dire che non c’è alcuna differenza tra il lavoro dei vulcanologi francesi e il suo. Continua a leggere...
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The Beast

Bertrand Bonello porta l’intelligenza artificiale all’80esima Mostra del cinema di Venezia, una storia distopica con protagonisti Lea Seydoux e George MacKay, due anime destinate ad incontrarsi in ogni vita passata senza mai riuscire a consumare il loro amore. Continua a leggere...
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The Killer

Un sicario perfetto, con anni di esperienza e con una mira perfetta. Michael Fassbender ci viene presentato così nell’ultimo film di David Fincher presentato in concorso all’ottantesima mostra del cinema di Venezia. Continua a leggere...
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PATAGONIA

Simone Bozzelli esordisce nel lungometraggio con Patagonia. Il suo è un cinema che, seppur imperfetto, è in grado di portare un punto di vista nuovo, giovane e sincero nel panorama del cinema italiano. Continua a leggere...
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maestro

A Bradley Cooper non mancano di certo le ambizioni e l’amore per ciò che fa. Maestro è pieno di passione verso il cinema e nei confronti di Leonard Bernstein Continua a leggere...
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PRISCILLA

Quando Elvis incontra Priscilla lei ha solo 14 anni. Elvis come un principe azzurro la porta nel suo castello di cristallo e da quel momento lei dovrà tenere vivo il focolare domestico. Continua a leggere...
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ADAGIO

Il nuovo film di Stefano Sollima inizia esattamente come il grande poliziesco italiano della stagione: L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano. Continua a leggere...
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I MIGLIORI FILM DI VENEZIA 80

L’80esima edizione del festival del cinema di Venezia è terminata. Ecco i nostri migliori film presentati al Festival tra le sezioni del Concorso, Fuori concorso e Orizzonti. Continua a leggere...
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IL MALE NON ESISTE

Il male non esiste perché fa tutto parte delle leggi della natura secondo Ryusuke Hamaguchi. Continua a leggere...
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Die Theorie von Allem

Con l’animo retrò ma con idee narrative che cercano di strizzare l’occhio alla modernità, Die Theorie von Allem è il secondo film di Timm Kröger, presentato in concorso all’ottantesima edizione del Festival del cinema di Venezia. Continua a leggere...
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POOR THINGS

Surreale, grottesco, dadaista e più all’avanguardia che mai. Quanta creatività e quanta fantasia sprigiona il nuovo film di Yorgos Lanthimos, presentato in concorso all’80esima edizione del Festival di Venezia. Continua a leggere...
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FERRARI

Michael Mann è un maestro del cinema, con una filmografia ricca di capolavori e opere che hanno fatto la storia della settima arte, influenzando nuove generazioni di cineasti. Continua a leggere...
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BASTARDEN

Il nuovo film di Nikolaj Arcel in concorso a Venezia 80 è una grande sorpresa. Dopo il fortemente criticato la Torre Nera sul regista danese Nikolaj Arcel non si ponevano alte aspettative, eppure Bastarden si è rivelato un film sorprendente Continua a leggere...
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dogman

Il film possiede delle basi che non riescono a sostenere uno sviluppo sufficiente della pellicola. Dogman sembra avere un’unica idea che si rigira su sé stessa senza mai approfondirsi e centrare il punto. Continua a leggere...
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EL CONDE

L’ultimo film di Pablo Larrain è il connubio perfetto di due elementi principali del suo cinema. La biografia di una grande personalità si deforma diventando una fiaba dell’orrore e la critica sociale si fa satira politica con un pizzico di surrealismo e commedia. Continua a leggere...
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COMANDANTE

Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino) è il comandante di un sottomarino della marina militare che nel 1940, in piena seconda guerra mondiale, deve affrontare una spedizione attraversando l’Oceano Atlantico.  Continua a leggere...
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oppenheimer

L’ultimo film di Christopher Nolan è anche il suo lavoro più complesso. È paradossale pensando alla filmografia di uno dei registi più influenti della sua epoca Continua a leggere...
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L’importanza politica di Cannibal Holocaust

A quarantatré anni dalla sua realizzazione Cannibal Holocaust torna nelle sale italiane restaurato in 4k grazie alla neo casa di distribuzione Cat People. Continua a leggere...
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DEMETER

Ad André Øvredal piacciono le sfide e i progetti difficili, nel 2019 diede vita alla trasposizione cinematografica della serie letteraria “Scary Stories to Tell in the Dark” Continua a leggere...
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MAY DECEMBER

Che Todd Haynes fosse un regista fenomenale, non c’erano dubbi. Lo ha dimostrato con la sua filmografia, iniziata nel 1991 con Poison, proseguita con capolavori del calibro di Safe (1995) Continua a leggere...
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BARBIE

La volontà di celebrare un’icona dirompente e sovversiva - rappresentata sin dal primo teaser trailer come un monolite, ovvero il simbolo del progresso e fonte di conoscenza kubrickiano Continua a leggere...
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PIGGY

Un horror con sfumature thriller che tocca i temi dell’adolescenza: bullismo, insicurezze e depressione, per esplodere in un revenge-movie dalle tinte splatter e slasher. Continua a leggere...
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ASTEROID CITY

In Asteroid City, l’ultimo film del regista texano, è il teatro ad essere grande protagonista dell’opera, anche in questo caso un teatro che non esiste più Continua a leggere...
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MONSTER

Chi è il mostro? Il nuovo film di Hirokazu Kore'eda presentato in concorso al 76º Festival di Cannes ci pone da subito questa domanda. Continua a leggere...
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Animali selvatici

Come fare un film politico ma senza ottenere il facile consenso pubblico e retorico? Cristian Mungiu con il suo R.M.N (Animali selvatici) impartisce una lezione di cinema. Continua  a leggere...
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rheingold

“Giwar, nato dalla sofferenza” queste sono le prime parole che Giwar (Emilio Sakraya) ascolta, perché sono le prime parole che sua madre Rasal (Mona Pirzad) pronuncia subito dopo aver partorito il piccolo. Continua a leggere...
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HOURIA - LA VOCE DELLA LIBERTà

Houria - La voce della libertà: un titolo che esprime già l’intenzione della regista Mounia Meddour. Parlare di libertà Continua a leggere...
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INCONTRARSI PER PERDERSI - PRIMA DELL'ALBA 

Era il sedici giugno del 1994 quando Celine, infastidita dal litigio di una coppia tedesca decide di spostarsi, di prendere le sue cose, depositarle sulla cappelliera del treno Continua a leggere...
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Prigione 77

1976, tre mesi dopo la caduta del regime franchista la Spagna è pronta a grandi cambiamenti sociali. Nel carcere di Barcellona “La Model” entra Manuel (Miguel Herrán)  Continua a leggere...
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Le Livre des solutions

L’effetto Notte di Michel Gondry parte da un incipit rocambolesco: un regista non accetta che la produzione gli blocchi il suo film, dunque decide di attuare il “Piano B” Continua a leggere...
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Sur l'Adamant

Adagiato sulle acque del Senna, l’Adamant ha l’aspetto di una nave, ma al suo interno vengono accolti ospiti con disagi psicologici che animano le giornate grazie ad attività creative Continua a leggere...
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RAPITO

Marco Bellocchio scava ancora più nel passato e lo fa nel nostro Paese. Il 23 giugno 1858 a Bologna viene sottratto dall’inquisizione Edgardo Mortara Continua a leggere...
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Sanctuary

Un thriller psicologico dalle atmosfere hitchcockiane, un gioco con delle regole ben precise: chi le detta ha il potere. Questo è Sanctuary Continua a leggere...
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PETER VON KANT 

Peter Von Kant, del prolifico François Ozon è finalmente arrivato anche in Italia. Il regista francese rielabora il cinema di Fassbinder. Continua a leggere...
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AS BESTAS

Ancora una volta, un altro miracolo cinematografico firmato Rodrigo Sorogoyen. Il regista spagnolo si riconferma come il vero nuovo volto del cinema europeo contemporaneo con la sua ultima pellicola: As Bestas. Continua a leggere..
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LEILA E I SUOI FRATELLI

Quanto il patriarcato faccia male agli uomini? Si, perché i fratelli di Leila sono succubi di un retaggio che li vede totalmente passivi al loro genitore Continua a leggere...
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L'ultima notte di amore

L’ultima notte di Amore può rappresentare una piccola svolta nella cinematografia italiana contemporanea, e non perché banalmente è un grande film.  Continua a leggere...
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The Banshees of Inisherin - Gli spiriti dell'isola

Agli inizi degli anni venti del XIX secolo la guerra civile irlandese è viva sulla terra ferma, ma sull’isola di Inisherin un’altra guerra è in atto: quella tra Pádraic Súilleabháin e il suo compagno di bevute e chiacchiere giornaliere Colm Doherty Continua a leggere...
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babylon

Da un lato Hollywood è un mondo sporco e fetido che ti prende, ti porta in alto per poi distruggerti e rigettarti come un buco nero di sfruttamento e prosciugamento dell’anima. Dall’altro ci ha dato Babylon. Continua a leggere...
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Le vele scarlatte

Dopo Martin Eden (2019) Pietro Marcello si confronta nuovamente con un grande romanzo novecentesco, Vele scarlatte di Aleksandr Grin (1923). Continua a leggere...
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I migliori 20 film del 2022

È stato un anno cruciale per il cinema. Questa è la nostra lista in ordine d’uscita nelle sale italiane dei migliori venti film del 2022. Continua a leggere...
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AVATAR - LA VIA DELL'ACQUA

James Cameron ci è riuscito, di nuovo. Il regista canadese è riuscito nell’impresa di replicare il meccanismo del primo Avatar (2009) Continua a leggere...
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BONES AND ALL

​L’amore per Luca Guadagnino, soprattutto nell’età dell’adolescenza, è da prendere a morsi fino all’osso. Continua a leggere...
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Bardo, la cronaca falsa di alcune verità

Una cosa è certa: per Alejandro González Iñárritu il Messico è sinonimo di morte, di pericolo e ingiustizia. Continua a leggere...
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THE MENU

Il menu di Mark Mylod offre una vasta gamma di portate differenti: i commensali gusteranno delle atmosfere thriller condite da una gustosa satira Continua a leggere...
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Boiling Point

Philip Barantini ci immerge in un ristorante stellato durante un’intensa e piena di imprevisti serata lavorativa, lo fa attraverso l’utilizzo sapiente del piano sequenza. Continua a leggere...
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AMSTERDAM

David O. Russell con il suo ultimo lungometraggio decide di prendere una netta posizione politica criticando il potere assoluto e antidemocratico. Continua a leggere...
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TRIANGLE OF SADNESS

Il triangolo della tristezza del titolo del nuovo film di Ruben Östlund, si riferisce a quelle piccole rughe d’espressione all’altezza delle sopracciglia che appaiono con lo stress e la preoccupazione. Continua a leggere...
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ARGENTINA, 1985

​Dopo otto anni di dittatura militare con a capo il generale Jorge Videla (1976-1983), l’Argentina ha finalmente un governo democratico, è stato eletto presidente Raúl Ricardo Alfonsín. Ma al popolo argentino non basta. Continua a leggere...
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Battle royale - director's cut

Lo shock culturale e la sua fama ha fatto di Battle Royale di Kinji Fukasaku (2000) un film non solo fondamentale per il cinema giapponese, ma cruciale per tutto un filone di opere internazionali Continua a leggere...
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Niente di nuovo sul fronte occidentale

Tratto dall’omonimo capolavoro letterario di Erich Maria Remarque, l’ultimo film diretto da Edward Berger è la terza trasposizione cinematografica dell’opera tedesca. Continua a leggere...
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NINJABABY

Il secondo lungometraggio della regista norvegese Yngvild Sve Flikke è una commedia brillante e al passo con i tempi Continua a leggere...
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GLI ORSI NON ESISTONO

Jafar Panahi, il regista iraniano vincitore del Leone d’oro nel 2000, è da anni perseguitato dal regime per le sue idee politiche ma soprattutto per la sua arte. Continua a leggere...
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Le buone stelle - Broker

Il cinema di Hirokazu Kore-eda è sempre un limbo delicato, una giostra che ondeggia fra criminalità e dolcezza, fra atti illeciti e comportamenti amorosi Continua a leggere...
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MONA LISA AND THE BLOOD MOON

Difficile etichettare in un solo genere l’ultima opera di Ana Lily Amirpour presentata in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Continua a leggere...
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saint omer

Alice Diop esordisce nel cinema di finzione con Saint Omer, presentato in concorso alla 79ª edizione del Festival del cinema di Venezia, dove ne esce trionfante, si aggiudica due premi Continua a leggere...
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ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED

Non c’è atto più politico di raccontare la propria vita, il proprio dolore e quello di chi ti sta vicino tramite l’arte. La fotografa di fama mondiale Nan Goldin ha basato il suo successo sul binomio arte-vita Continua a leggere...
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La notte del 12

Presentato alla 75ª edizione del Festival del cinema di Cannes, l’ultimo thriller di Dominik Moll è un’opera che colpisce per la sua intelligenza Continua a leggere...
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Call of god 

L'ultima opera di Kim Ki-duk non è altro che il proseguimento (e purtroppo la fine) di un percorso iniziato con “L’isola” (2000)  Continua a leggere...
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tÁr

Sono passati sedici anni dall'ultima opera cinematografica firmata Todd Field. Il regista statunitense ritorna e lo fa in concorso alla 79ª edizione del Festival del cinema di Venezia. Continua a leggere...
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HOLY SPIDER 

 Alla 75ª edizione del festival di Cannes, il regista iraniano (naturalizzato danese) presenta la sua ultima opera: Holy Spider. Continua a leggere...
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The whale

Il drammaturgo statunitense Samuel D. Hunter porta al debutto nel 2012 “The Whale”, opera teatrale dalla quale Aronofsky trae il suo adattamento cinematografico Continua a leggere...
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Everything Everywhere all At Once

Siamo stati all'anteprima nazionale di un film fuori dagli schemi, caotico e delirante che vi farà divertire ma anche tanto emozionare. Dal 6 Ottobre al cinema Continua a leggere...
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Don't Worry Darling

La regista Olivia Wilde dopo il successo di “Booksmart” approda fuori concorso alla 79esima edizione del Festival del cinema di Venezia. Continua a leggere...
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IL SIGNORE DELLE FORMICHE

I​n concorso alla 79ª edizione del Festival del cinema di Venezia, l’ultima opera firmata Gianni Amelio tenta di ricostruire il processo ai danni dello scrittore emiliano Aldo Braibanti. Continua a  leggere...
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LOVE LIFE

"Love life" è il titolo di una canzone giapponese della cantate Akiko Yano: “Non importa quanto siamo distanti, io ti amerò per sempre.”  Continua a leggere...


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